Nel 2020 Friulchem ha registrato ricavi pari a 16,8 milioni, in crescita del 7,1% su base annua.
Una dinamica che ha beneficiato del forte incremento registrato dalla Business Unit Umana, con un fatturato balzato del 41,7% a 5,2 milioni, solo parzialmente assorbito dal calo dei ricavi della Business Unit Veterinaria a 11,5 milioni (-3,5%).
Per quanto riguarda la prima di queste due business unit il progresso è riconducibile all’aumento delle vendite dei prodotti umani con dossier Friulchem e all’ingresso di un nuovo prodotto commercializzato che, nonostante sia a marginalità bassa, ha tuttavia consentito alla società di avere un nuovo cliente da sviluppare in futuro.
La business unit veterinaria ha essenzialmente risentito dei ritardi all’inizio della pandemia nella ricezione delle materie prime soprattutto dalla Cina, della chiusura temporanea dei magazzini delle multinazionali, della rimodulazione in turni della produzione e del laboratorio dello stabilimento di Vivaro e degli ostacoli dovuti alla malattia per Covid di alcuni operatori di reparto ed in laboratorio.
L’Ebitda si è attestato a 0,6 milioni (1,3 milioni nel 2019), con un’incidenza sui ricavi al 3,8% (8,5% nel 2019), mentre l’EBIT è stato negativo per 0,3 milioni rispetto al precedente valore positivo di 0,3 milioni.
L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 0,3 milioni (utile di 0,1 milioni nel 2019).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 1,1 milioni a fronte di una liquidità netta di 1,1 milioni a fine 2019.
Per il 2021 la società stima una crescita del volume delle vendite e un risultato economico positivo. I risultati dei primi mesi di quest’anno confermano tali previsioni e, di conseguenza, le suddette aspettative.
Disma Giovanni Mazzola, AD di Friulchem, ha così commentato: “Il 2020 è stato un anno molto difficile, segnato da una pandemia mondiale che ha messo a dura prova persone e aziende”.
“Friulchem in questi mesi”, spiega Mazzola, “ha continuato ad operare, seppur con capacità produttiva ridotta, a causa delle chiusure imposte dalle norme adottate dal Governo, adottando alcune precauzioni con l’obiettivo di evitare le difficoltà nei futuri approvvigionamenti delle materie prime, portando avanti il suo progetto di crescita, le sue iniziative, e le attività di ricerca e sviluppo, indirizzando i propri sforzi su progetti che possiamo definire innovativi”.
“Siamo orgogliosi di come la Società nel corso del 2020 abbia chiuso accordi strategici importanti, come l’acquisizione del 13% di Pharmabbie, società americana specializzata nello sviluppo di farmaci veterinari da distribuire nel mercato USA, o il rafforzamento del rapporto di collaborazione con una delle più grandi multinazionali del settore veterinario per la commercializzazione in Brasile, Cile e Colombia di un mangime complementare reidratante, ad alto contenuto di elettroliti”.
“Sempre nel 2020”, aggiunge l’AD, “abbiamo ricevuto l’autorizzazione per un brevetto depositato in Francia, un’estensione della tecnologia proprietaria FC-CUBES®, che sarà allargato ad altri Paesi Europei e Extra Europei e a breve, come annunciato, la Società inizierà la commercializzazione in Italia di unalinea propria di additivi per mangimi impiegati nell’alimentazione degli animali da reddito. Grazie alla solida situazione patrimoniale e finanziaria, siamo pronti ad affrontare le nuove sfide che ci attendono, fiduciosi di poter portare avanti tutti quei progetti in previsione per il 2021”.
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