Mercati – Lievi cali nel Vecchio Continente, Piazza Affari invariata

Borse europee poco sotto la parità, mentre si prospetta un avvio leggermente positivo a Wall Street per Dow Jones, S&P500 e Nasdaq. A Piazza Affari il Ftse Mib oscilla intorno alla parità in area 24.200 punti. In lieve calo il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Gli operatori restano divisi tra i segnali di ripresa dell’economia e le preoccupazioni legate alla pandemia e ai ritardi nelle campagne vaccinali. Tra oggi e domani i leader dei Paesi europei si riuniranno in videoconferenza per un aggiornamento, tra le altre cose, sulla risposta all’emergenza sanitaria e per discutere la possibilità di un blocco all’esportazione dei vaccini, una mossa che colpirebbe soprattutto il Regno Unito.

In mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, secondo cui l’aggravarsi della pandemia ha indebolito l’outlook ma non ha compromesso la ripresa. L’incertezza continua a caratterizzare le prospettive economiche a breve termine ma, in prospettiva, le campagne di vaccinazione e il graduale allentamento delle restrizioni dovrebbero portare ad un solido recupero dell’attività economica nel corso del 2021. Resta fondamentale un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato e occorre confermare il sostegno delle politiche di bilancio nazionali.

Nel secondo trimestre verranno inoltre accelerati gli acquisti di titoli per evitare un rialzo dei rendimenti, che potrebbe tradursi in condizioni di finanziamento peggiori con conseguenze indesiderate per l’economia.

A tal proposito, negli Usa, i riflettori sono puntati sull’asta di Treasury a sette anni in programma oggi, dopo che la domanda deludente per tale scadenza aveva innescato il mese scorso un’impennata dei rendimenti.

Intanto, nella seconda parte della loro testimonianza al Congresso Usa, il Segretario al Tesoro Janet Yellen e il presidente della Fed Jerome Powell hanno ribadito la view positiva sulla ripresa economica, mettendo in guardia però sulla lunga strada ancora da percorrere.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,181 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 109,1, in attesa dei dati americani sul Pil del quarto trimestre e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Tra le materie prime, realizzi sulle quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 63,8 dollari e il Wti (-1,4%) a 60,4 dollari, dopo il balzo di ieri innescato dal blocco del Canale di Suez a causa di una nave arenata.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 95 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,58%. Il bollettino della Bce ha sottolineato come i differenziali dei titoli di Stato italiani siano diminuiti notevolmente nel periodo precedente la formazione di un nuovo governo da parte di Mario Draghi.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap svetta Hera (+3%) in scia ai risultati del 2020. In spolvero Telecom Italia (+1,7%) dopo le dichiarazioni del ministro Giorgetti sulla rete unica, un progetto ancora attuale. Sottotono Nexi (-1,9%), realizzi sui petroliferi Tenaris (-1,8%), e Saipem (-1,4%).