Mercati Usa – Previsto avvio negativo con crollo del greggio

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,4-0,6%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street in scia al nuovo crollo del petrolio e nonostante la diffusione di dati macroeconomici positivi.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rosso, terminando la seduta sui minimi intraday appesantiti dal settore tecnologico, vittima di una rotazione settoriale verso i titoli ciclici.

Il Nasdaq ha perso il 2% bucando al ribasso la soglia dei 13.000 punti, mentre lo S&P 500 ha ceduto lo 0,5% scendendo sotto quota 3.900 punti. Ha resistito sulla parità, invece, il Dow Jones.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono risultate migliori delle attese, diminuendo a 684 mila dalle 781 mila della rilevazione precedente (rivista da 770 mila) rispetto alle 730 mila previste dal consensus.

La lettura finale del Pil Usa del quarto trimestre 2020, invece, è stata rivista al rialzo al 4,3%, rispetto al 4,1% della stima precedente e delle attese degli analisti.

Tra le materie prime, le quotazioni del greggio crollano di oltre il 3%, dopo il rally di ieri innescato dal blocco del canale di Suez, una delle rotte commerciali più importanti del mondo, a causa di una nave incagliata.

Nella seconda parte della loro testimonianza al Congresso Usa di ieri, il Segretario al Tesoro Janet Yellen e il presidente della Fed Jerome Powell hanno ribadito la view positiva sulla ripresa economica, mettendo in guardia però sulla lunga strada ancora da percorrere.

Resta infine sotto i riflettori il mercato obbligazionario in vista dell’asta di Treasury a sette anni, dopo che la domanda deludente per tale scadenza il mese scorso aveva innescato un’impennata dei rendimenti.