Nel 2020 il gruppo Terna registra ricavi in crescita su base annua del 9,5% a 2.513,5 milioni.
Un risultato dovuto principalmente all’incremento del fatturato delle Attività Regolate (+4,65 a 2.148,9 milioni, l’85,5% dei ricavi totali), unito all’apporto delle Attività Non Regolate (+61,1% a 341 milioni, il 13,6% del totale), che riflette prevalentemente l’integrazione di Brugg Cables.
L’Ebitda si attesta a 1.830,4 milioni, in aumento del 5,1% rispetto ai 1.741,2 milioni del 2019.
L’Ebit migliora del 2,7% a 1.186,6 milioni, a valle di ammortamenti e svalutazioni saliti del 9,8% a 643,8 milioni.
L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 785,5 milioni, in crescita del 3,7% rispetto ai 757,3 milioni del 2019.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto cifra in 9.172,6 milioni, in aumento di 914 milioni rispetto a 8.258,6 milioni di fine 2019, a servizio della crescita degli investimenti del periodo.
Gli investimenti salgono del 6,9% a 1.351,1 milioni, nonostante l’emergenza Covid-19.
Tra i principali progetti dell’esercizio figurano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Campania e in Sicilia, gli avanzamenti dei cantieri per l’interconnessione con la Francia e il completamento del riassetto della rete elettrica dell’Alto Bellunese, nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.
Il management proporrà in assemblea un dividendo per l’esercizio 2020 pari a 26,95 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2019) e la distribuzione – al netto dell’acconto di 9,09 centesimi di euro per azione già pagato lo scorso novembre – dei rimanenti 17,86 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 23 giugno 2021, con stacco cedola il 21 giugno e record date il 22 giugno.
Prevedibile evoluzione della gestione
Con il Piano Industriale 2021-2025 presentato lo scorso novembre, Terna punta a confermare e rafforzare il suo ruolo di regista e abilitatore del sistema energetico italiano e della transizione ecologica. Con riferimento all’esercizio 2021, pur in presenza di uno scenario pandemico ancora in evoluzione, il Gruppo ha programmato investimenti per circa 1,4 miliardi, dei 9,2 miliardi previsti in arco di piano.