Cerved – Il cda approva piano industriale 2021-2023, attesa una crescita dei ricavi tra il 5-7%

Il cda di Cerved ha approvato il piano industriale per il prossimo triennio. Nella stessa seduta il board ha esaminato ed approvato lo Strategic Outlook 2021-2023.

Lo Strategic Outlook 2021-2023, che verrà presentato oggi 26 marzo 2021 agli investitori ed analisti finanziari nell’ambito dell’Investor Day, illustra le principali dinamiche delle diverse divisioni del gruppo, la strategia che verrà perseguita nel medio-lungo termine, le aspettative di crescita su base divisionale e consolidata, la leva finanziaria e la politica dei dividendi.

La strategia di Cerved mira a supportare banche, imprese e istituzioni nella doppia transizione, digitale e sostenibile, che dovrà riportare l’Italia su un sentiero di crescita, con un’evoluzione della società coerente con i punti di forza, con le tendenze tecnologiche, con i bisogni dei clienti e degli stakeholder.

L’obiettivo è rafforzare il core e crescere in nuovi servizi (e.g., rischi non di credito, market & sales intelligence, ecc.), facendo leva sul patrimonio DAT (data, analytics and technologies) sviluppato dal gruppo.

Gli obiettivi di crescita dei ricavi consolidati del gruppo, espressi come tasso composto medio annuo 2020- 2023, prevedono una crescita organica tra il +5-7 per cento.

Gli obiettivi di crescita dell’Ebitda adjusted consolidato del gruppo, espressi come tasso composto medio annuo 2020-2023, prevedono una crescita organica tra il +5-7%, alla quale si aggiunge una crescita per acquisizioni attesa tra il +2%-3,5%, risultando in una crescita totale consolidata tra il +7-10,5 per cento.

Il gruppo punta ad un tasso di conversione dell’Ebitda adjusted in Operating Cash Flow tra il 75% e l’80% entro il 2023.

L’obiettivo di medio lungo termine per l’indebitamento finanziario netto è di 3x l’Ebitda adjusted, fatti salvi eventuali operazioni straordinarie e impatti non ricorrenti.

Con riferimento alla politica dei dividendi, sono da tenere in considerazione le due seguenti componenti: un dividendo, basato su una distribuzione intorno al 40%-50% dell’utile netto adjusted del gruppo; e un eventuale dividendo aggiuntivo variabile e/o l’acquisto di azioni proprie, nel caso di risorse finanziarie aggiuntive rispetto al target di leverage di 3x l’Ebitda adjusted, fatto salvo l’impiego di risorse per acquisizioni.