Conafi ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati pari a 1,6 milioni (+12,5% a/a).
Il risultato operativo lordo è stato negativo per 2,2 milioni (-2,7 milioni nel periodo di confronto), dopo costi operativi in calo a 3,7 milioni (4 milioni nel 2019).
Il risultato delle attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico è stato positivo per 0,5 milioni (+0,1 milioni nel 2019), di cui 0,2 milioni relativi a titoli detenuti in portafoglio per la negoziazione e 0,3 milioni riferiti ai portafogli di crediti deteriorati acquistati nell’anno.
L’esercizio è stato archiviato con una perdita netta di 1,4 milioni (-2,7 milioni nel 2019).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la società presenta liquidità finanziaria netta per 11,4 milioni (13,8 milioni a fine anno 2019). Lo scostamento è dovuto principalmente alla distribuzione di dividendi per un importo pari a 0,7 milioni e all’impiego di liquidità per l’acquisto di crediti deteriorati classificati nelle attività valutate al fair value per 1,5 milioni.
Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari 0,027 euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, tratto dalla distribuzione parziale della riserva sovrapprezzo azioni, pari a 3,4 milioni a fine 2020 e che, per l’effetto del dividendo viene ridotta di 997 mila euro.
La data di stacco cedola è prevista il 10 maggio 2021, con record date l’11 maggio 2021 e messa in pagamento il 12 maggio.
La gestione sociale è indirizzata alla creazione e massimizzazione di valore attraverso la riorganizzazione dell’assetto societario e la predisposizione di un nuovo programma industriale che vede coinvolta la Conafi nella sua veste di holding di partecipazioni.
Il gruppo ha individuato nel settore del recupero crediti, in particolare dei portafogli Npl, un segmento di mercato in notevole espansione. Il settore fornisce opportunità sia nei servizi di recupero per conto terzi che attraverso l’acquisto a sconto di portafogli di crediti deteriorati.
La società ritiene che già nel prossimo semestre si possano vedere i primi frutti delle attività stragiudiziali.
Nonostante gli eventi relativi alla diffusione del Covid-19 stiano rallentando la messa in opera dei progetti descritti, il gruppo perseguirà nel 2021 il completamento del modello di business del recupero crediti della controllata ISCC, volto a realizzare le commissioni e i margini potenzialmente presenti nel settore e replicarli nel tempo, il mantenimento dell’operatività di mediazione della Prestitò e lo sviluppo dell’ attività di asset allocation nei mercati finanziari della capogruppo Conafi.