Il Cda di ePrice ha aggiornato il piano industriale 2021-2025.
Piano che prevede per l’esercizio in corso ricavi complessivi pari a circa 120 milioni e un margine lordo a 20 milioni.
L’EBITDA 2021, seppur in forte controtendenza, è previsto ancora negativo per un importo compreso tra 6 e 7 milioni.
Per effetto dell’attività di riorganizzazione e riduzione dei costi già in essere, nonché una ripresa dei volumi di vendita, seppur contenuta, la società prevede per l’esercizio 2022 un EBITDA pressoché pari a zero.
Pur tenendo conto degli effetti conseguiti con l’aumento di capitale realizzata a settembre 2020, l’assorbimento di cassa consuntivato nel 2020, e nei primi mesi di quello corrente, ha indotto il CdA a valutare potenziali nuove operazioni per il mantenimento della continuità aziendale, tra cui il ricorso ad un prestito obbligazionario convertibile, al fine di poter sostenere gli obiettivi di stabilizzazione del capitale circolante netto.
I risultati economici negativi consuntivati nei primi mesi del 2021 hanno progressivamente eroso il patrimonio netto della società, rafforzato a seguito dell’aumento di capitale perfezionato nel 2020.
ePrice segnala come tutto ciò comporti rilevanti rischi di insorgenza delle fattispecie previste dagli articoli 2446 e 2447 codice civile.
Le previsioni per l’esercizio 2021 evidenziano un assorbimento di cassa pari a circa 9 milioni e, pertanto, la prospettata operazione del prestito obbligazionario convertibile, congiuntamente alle altre attività in corso, deve essere valutata come uno degli elementi necessari per il ripristino di una gestione corrente ordinaria nonostante le difficoltà operative.