Il Cda di MAPS ha approvato i risultati al 31 dicembre 2020, chiusi con un valore della produzione di 19,6 milioni (+5,3%), di cui ricavi pari a 17,9 milioni (+5,3%). In aumento anche l’incidenza dei canoni ricorrenti sui ricavi caratteristici, passata da 22% a 28% (31% il valore proforma dell’incidenza ricavi ricorrenti considerando acquisizione 100% SCS Computers).
A livello di gestione operativa, l’Ebitda flette a 3,4 milioni (3,8 milioni) con una marginalità al 19% (22,2% 2019).
Il conto economico si è chiuso quindi con un utile netto di 1 milione, contro un risultato positivo di 2 milioni nel 2019. Forte incremento del flusso di cassa operativo nel 2020 a 4,4 milioni (0,7 mln nel 2019).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 7 milioni (4,4 mln al 31 dicembre 2019). Le disponibilità liquide, che comprendono titoli prontamente liquidabili per un importo di 0,65 milioni, sono pari a 7,2 milioni. Tale importo garantisce al gruppo adeguate risorse per effettuare nuovi investimenti nel settore healthcare in risposta alla pandemia da Covid-19 e cogliere opportunità di M&A.
(Segue approfondimento)
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