“Riteniamo che ci sia una valida valenza strategica nel progetto della potenziale fusione con Crédit Agricole, ma riteniamo giusto che siano valorizzati gli elementi distintivi di Creval. A nostro avviso non sono stati tenuti in considerazione nell’offerta”.
Lo ha affermato alla stampa Luigi Lovaglio, Ceo di Creval, a seguito della nota con cui il cda della banca ha definito ‘non congruo’ il corrispettivo dell’offerta lanciata da Crédit Agricole Italia, pari a 10,5 euro.
Il piano industriale di Creval “potrà portare buoni frutti anche in futuro’, ha aggiunto il manager, precisando che i benefici sul fronte delle DTA “anche in ottica stand alone”, “la forte posizione di capitale” e il lavoro fatto dal Credito Valtellinese sul fronte del derisking: “Siamo una banca pulita”.