Mercati Asiatici – Prevalgono gli acquisti su Cina e Giappone

Giornata nel complesso positiva per i principali listini asiatici dopo la seduta in rialzo di Wall Street lo scorso venerdì, in un clima di fiducia per una rapida ripresa dell’economia.

A sostenere il sentiment le notizie positive sulle campagne di immunizzazione anche se restano le preoccupazioni per l’aumento dei casi di Covid-19 a livello globale.

Il presidente Joe Biden ha annunciato “un nuovo ambizioso obiettivo” di 200 milioni di dosi da somministrare negli Stati Uniti entro i primi 100 giorni della sua amministrazione, dopo che il traguardo di 100 milioni di vaccinazioni è già stato raggiunto venerdì scorso.

Resta nel contempo monitorato l’andamento dei tassi con i rendimenti Treasury a dieci anni, nonostante le rassicurazioni arrivate dalla Fed sul proseguimento di una politica monetaria accomodante.

Oggi i futures azionari statunitensi sono diminuiti dopo le rivelazioni relativi allo scambio in blocco per un ammontare di 20 miliardi.

In Cina gli acquisti premiano soprattutto gli indici dei titoli dei beni di consumo, agli energetici e bancari.

I profitti annuali delle imprese industriali cinesi sono aumentati nei primi due mesi del 2021, evidenziando un rimbalzo nel settore manifatturiero del Paese e un’ampia ripresa dell’attività economica dalla crisi del coronavirus all’inizio dello scorso anno.

Inoltre, tre dei maggiori istituti di credito cinesi venerdì hanno registrato un salto nell’utile netto del quarto trimestre di ben oltre il 40%.

Nel frattempo, la Cina ha comminato sanzioni contro alcune entità e individui britannici, in risposta a quelle imposte dalla Gran Bretagna contro alcuni funzionari cinesi ritenuti responsabili di probabili violazioni dei diritti umani nella regione dello Xinjiang, che Pechino ritiene fondate su “bugie e disinformazione”.

Le azioni giapponesi sono salite lunedì, sollevate dall’ottimismo sui guadagni aziendali e sulla ripresa economica, mentre

Nomura Holdings è scesa di quasi il 15% in un decennio dopo aver segnalato una potenziale perdita di 2 miliardi di dollari.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1778 mentre il dollaro/yen si fissa a 109,54. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 63,38 dollari al barile (-1,6%) e il Wti a 59,80 dollari al barile (-1,9%). Oro a 1.725,95 dollari l’oncia (-0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente rispettivamente lo 0,4% e lo 0,2%. Frena Hong Kong (-0,2%).

In Giappone, il Nikkei sale dello 0,6%, mentre il Topix viaggia sulla parità.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di venerdì a Wall Street: Dow Jones (+1,4%), S&P 500 (+1,7%) e Nasdaq (+1,2%).