Mercati – Milano cauta con l’Europa

Borse europee incerte mentre i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq scambiano in ribasso di circa mezzo punto percentuale.

A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia intorno alla parità (-0,05%) in area 24.380 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,15%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

L’attenzione degli investitori resta concentrata da un lato sulla forza della ripresa economica, sostenuta dai progressi nelle campagne di vaccinazioni, e dall’altro sui timori legati ai rischi di pressioni inflazionistiche.

Nei prossimi giorni il presidente americano Joe Biden dovrebbe svelare un nuovo piano di stimoli incentrato sulla spesa per infrastrutture. Sotto i riflettori anche le relazioni tra Stati Uniti e Cina, dopo le indiscrezioni secondo cui Washington non intende cancellare le tariffe sulle importazioni cinesi nel breve termine, pur restando aperta a riavviare i colloqui sul commercio.

Ad innervosire i mercati contribuisce la difficile situazione dell’hedge fund Archegos Capital Management di Bill Hwang. Il fondo è andato in default la scorsa settimana in seguito alle vendite sulle azioni sulle quali investiva, che hanno fatto scattare le margin call. Gli operatori guardano ora a possibili contagi nel sistema finanziario, dopo i profit warning di Nomura e Credit Suisse.

Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,178 dopo il calo della scorsa settimana, mentre il cambio tra biglietto verde e yen staziona a 109,6.

Riducono le perdite le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 64,4 dollari e il Wti (-0,4%) a 60,7 dollari, mentre sta per riprendere il traffico nel Canale di Suez dopo la liberazione della portacontainer Ever Given.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund resta in area 97 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,62%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap gli acquisti premiano soprattutto Moncler (+1,3%), Poste Italiane (+1,1%) e Telecom Italia (+1,1%), che continua a beneficiare dell’accordo con Dazn in attesa di novità sulla rete unica. In ribasso invece Bper (-1,5%), Exor (-1,3%) e Unicredit (-1,1%).