I rialzi delle ultime sedute hanno consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo principalmente nel risparmio gestito di riportarsi a ridosso dell’importante resistenza statica posta a 8,135 euro, nell’ambito di un quadro grafico positivo in tutti gli orizzonti temporali.
Il breakout della sopracitata barriera a 8,135 euro potrebbe così proiettare rapidamente i corsi delle azioni Banca Mediolanum verso la successiva resistenza statica posizionata a 8,52 euro, colmando così il gap down aperto il 24 febbraio del 2020. Nel caso poi di rottura al rialzo di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo fondato da Ennio Doris potrebbero accelerare ulteriormente l’attuale trend ascendente e puntare con decisione verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 8,84 euro, al di sopra del quale il successivo target è 9,03 euro.
Lo scenario bullish appena delineato per i corsi delle azioni Banca Mediolanum potrebbe essere, invece, messo a rischio dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 7,77 euro in quanto il conseguente incremento della pressione dei venditori potrebbe favorire una discesa verso il successivo supporto, sempre statico, individuabile a 7,54 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi indirizzare le quotazioni dei titoli del gruppo milanese verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 7,34 euro, il primo, e a 7,12 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Banca Mediolanum è pari a +13,9% (-19,8% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 12 analisti rilevati da Bloomberg è 8,70 euro, con un potenziale rialzista del 7,6 per cento.
Quotazione di riferimento: 8,085 euro
+11,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,03 euro;
+9,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 8,84 euro;
+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,52 euro;
+0,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,135 euro;
-3,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 7,77 euro;
-6,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 7,54 euro;
-9,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,34 euro;
-11,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,12 euro.