ICF (Aim) – La pandemia pesa sulla gestione operativa nel 2020

Industrie Chimiche Forestali ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi consolidati in calo del 15,4% a 60,6 milioni, una dinamica che sconta soprattutto l’andamento del 2Q 2020 quando, a causa delle restrizioni, la maggior parte dei clienti automotrice, calzature e pelletteria hanno fermato la produzione.

Il 66% dei ricavi deriva dall’export.

La contrazione dei volumi di vendita è stata di circa il -20% nel settore automotive, -12% nel settore manifatturiero, -10% nel settore packaging.

L’Ebitda si è fissato a 7,1 milioni (-21,2% sul 2019), con la relativa marginalità all’11,8% (-90 bp).

L’Ebit adjusted si attesta a 4,7 milioni, -30,8% rispetto al 2019. L’adjustment neutralizza gli effetti dell’ammortamento della lista clienti e dei marchi per 1,9 milioni.

Il 2020 si chiude con un utile netto adjusted di 3,3 milioni, diminuito del 26,6% rispetto al 2019. L’utile netto reported si attesta a 2,2 milioni rispetto ai 3,5 milioni dell’esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 3,2 milioni, in calo rispetto ai 4,4 milioni di fine 2019, grazie alla continua generazione di flussi cassa per circa 3,6 milioni nel 2020, al netto degli acquisti per “buy back” per 1,4 milioni e all’investimento di 1 milione per l’acquisto di un immobile industriale adiacente l’Headquarter.

Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro per azione, con data di stacco, record date e pagamento rispettivamente il 10, 11 e 12 maggio 2021.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione nei primi due mesi del 2021 la società ha assistito ad una progressiva ripresa della domanda in tutti i settori di attività sui livelli già raggiunti nella seconda parte del 2020. Il costo delle materie prime ha registrato un aumento rilevante e una problematica di disponibilità delle stesse da parte dei fornitori.

La società intende proseguire la propria strategia di sviluppo sostenibile, integrando azioni e politiche a tutela delle tematiche ESG.

Il management di ICF ha valutato l’opportunità contemplata nella Legge di Bilancio del 2021 di riallineare il valore fiscale dell’avviamento risultante nel Bilancio della controllante ICF Group al 31 dicembre del 2019, pari a circa 24 milioni. Il beneficio complessivo è stimato circa 6 milioni di minori imposte, da versare nel sopracitato periodo di 18 anni. Data però l’incertezza derivante dalle modalità operative del riallineamento il management si è riservato la facoltà si iscrivere a bilancio questo beneficio nel 2021, qualora si procedesse alla sua adesione.

 

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