Il Consiglio di Stato ha confermato la proroga al 2029 dei diritti d’uso sulle bande di frequenza 3.4-3.6 utilizzabili per il 5G in capo a Fastweb, Linkem, Mandarin e Go Internet, non ravvisando alcuna anomalia sul fronte degli esborsi.
Tim, Vodafone e Iliad avevano contestato la proroga ritenendola illegittima a seguito dell’esborso da 6,5 miliardi per accaparrarsi le frequenze 5G nell’ambito della gara.
La decisione del Consiglio di Stato, che ritiene la proroga è “coerente” segue quella del Tar che in precedenza aveva accolto solo una delle motivazioni addotte da Tim, Vodafone e Iliad – ovvero quella legata al prezzo – respingendo invece i dubbi sulla legittimità della proroga.
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