Il movimento ascendente avviato lo scorso 3 marzo dalle quotazioni dei titoli della multi-utility bolognese ha consentito di oltrepassare agevolmente le principali medie mobili (a 200, a 100 e a 50 osservazioni), conquistando nella seduta di lunedì il massimo relativo intraday a 3,35 euro. Il lieve ripiegamento dei corsi delle azioni Hera rilevato nella giornata di ieri potrebbe essere così interpretato come una necessaria pausa di consolidamento in vista della ripresa del sopracitato uptrend di medio e breve periodo.
A questo scopo, il breakout del sopra menzionato top a 3,35 euro potrebbe spingere rapidamente le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi Di Vignano verso la successiva barriera individuabile a 3,45 euro. Nel caso poi di superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello i corsi delle azioni Hera potrebbero accelerare verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 3,556 euro, al di sopra del quale il successivo target è a 3,666 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata quotata, al contrario, potrebbe essere rinviato nel caso di eventuale cedimento di un primo supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di breve periodo) posizionato in area 3,22 euro. In questo caso, l’incremento della pressione dei venditori potrebbe favorire una discesa verso il successivo supporto statico individuabile a 3,14 euro, al di sotto del quale i due obiettivi bearish sono posizionabili rispettivamente a 3,04 euro, il primo, e a 2,874 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Hera è pari a +9,7% (-23,6% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 7 analisti rilevati dal sito della società è 3,96 euro, con un potenziale rialzista del 21,2 per cento.
Prezzo di chiusura: 3,268 euro
+12,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,666 euro;
+8,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,556 euro;
+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,45 euro;
+2,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,35 euro;
-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,222 euro;
-3,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,14 euro;
-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 3,04 euro;
-12,1 % è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,874 euro.