Esautomotion ha chiuso il 2020 con ricavi in calo del 4,8% a 17,7 milioni, riuscendo comunque a limitare la contrazione dei volumi causata dalla crisi sanitaria. In particolare, le vendite hanno segnato un -4,6% dovuto agli effetti della pandemia, che hanno avuto un impatto maggiore nei paesi europei (-13%) in parte controbilanciata dal resto del mondo (+8%) premiando gli sforzi degli anni passati verso l’internazionalizzazione extraeuropea.
Il gruppo, inoltre, ha aumentato la penetrazione in clienti strategici in termini di quota di CNC rispetto ai concorrenti, allargato l’offerta a diverse applicazioni complementari e ampliato l’offerta a motori e driver. Il tutto anche grazie al focus sulla R&D, con lo sviluppo delle performance dei prodotti in particolare nelle applicazioni di mercato strategiche: lamiera, laser, marmo.
Positivi anche risultati derivanti dall’intensa attività di internazionalizzazione a livello mondiale in particolare su Cina, Turchia e Penisola Iberica, Stati Uniti. Il livello di export “diretto” del Gruppo è del 54%, a cui si deve sommare la parte di prodotti venduti sul mercato domestico e poi esportata dai costruttori di macchine; tale valore fa stimare l’export reale pari a circa l’80% dei Ricavi.
A livello di margini operativi, l’Ebitda è cresciuto del 5,3% a 3,55 milioni con una marginalità salita al 20,1% (+190 punti base), grazie alla concomitanza di alcuni fattori derivante dalla politica commerciale anticiclica adottata della Società già da 2018 e 2019, quando il mercato dei CNC/Macchine d’Automazione globale ha segnato una riduzione stimata tra il 23% ed il 30% circa.
Le azioni implementate dalla Società consistevano in: politica aggressiva di penetrazione in alcuni clienti di grandi dimensioni e difesa delle quote di mercato su alcuni clienti strategici; allargamento del mix di prodotti anche a elementi con minor marginalità e crescita in mercati con marginalità minori; sviluppo in alcune applicazioni con alte potenzialità di crescita (ad esempio Laser).
A ciò si è unita l’intesa attività di sviluppo dei mercati a forte crescita come Cina, Turchia e da ultimi USA e India che ha permesso il forte recupero nella seconda metà del 2020.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in crescita del 44% a 2,44 milioni, mentre l’utile netto adjusted è risultato pari a 1,33 milioni.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta presenta un saldo di cassa positivo di 8,34 milioni, in aumento rispetto ai 7 milioni al 31 dicembre 2019 per effetto della capacità di generazione di cassa dell’attività corrente con un cash flow operativo di 3,57 milioni.
Il tutto mantenendo il focus sugli investimenti in R&D che hanno consentito ad Esautomotion di proseguire nello sviluppo di software e di nuovi dispositivi integrati secondo i principi della Industry 4.0, e di consolidare le prestazioni dei prodotti in nuovi settori applicativi.
La società ha investito mediamente nell’ultimo triennio (2018 – 2020) circa il 6,4% del fatturato consolidato in ricerca e sviluppo. I successi nella crescita, nell’internazionalizzazione e nella penetrazione in applicazioni di mercato strategiche ne sono l’effetto tangibile.
L’amministratore Delegato Gianni Senzolo ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei nostri risultati, del 2020. Nonostante le difficoltà del 2020, Esautomotion ha realizzato dei risultati economici molto positivi. L’anima profondamente internazionale dell’azienda ha permesso di compensare, e infine di trarre vantaggio, dalle differenti risposte degli Stati alle difficoltà della pandemia. In particolare, nel quarto trimestre 2020 si è registrato un incremento dell’entrata ordini del 40% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il trend di fine 2020 sta continuando nel 2021.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nonostante il perdurare della situazione pandemica, per il 2021 Esautomotion prevede uno sviluppo positivo sia sui volumi di vendita che su redditività e generazione di cassa, confermata dal trend evidenziato già nel quarto trimestre 2020 e proseguito nei primi mesi dell’anno in corso.
Infine, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per azione, per un ammontare complessivo di 0,64 milioni, che sarà messa in pagamento a partire dal 5 maggio 2021 con data stacco il 3 maggio 2021 e record date il 4 maggio 2021.
Il dividend yield, calcolato sul prezzo ufficiale di chiusura al 29 marzo 2020 risulta pari al 1,6%, mentre il payout ratio risulta pari al 26,8% dell’utile consolidato di Gruppo.
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