Intermonte conferma la raccomandazione “outperform” su Fine Foods & Pharmaceuticals e alza il target price a 14,80 (precedente 14,1 euro), prezzo che incorpora un upside potenziale di circa il 25% rispetto alla chiusura di ieri a 11,85 euro.
La nota segue la diffusione dei conti 2020 della società.
Numeri da cui emersi un giro d’affari a 172 milioni, in aumento dell’8% su base annua, un EBITDA adjusted, al netto di oneri non ricorrenti, pari a 22,3 milioni e in crescita del 10%, e un utile netto adjusted, al netto di proventi e oneri non ricorrenti, a 9,3 milioni (-21%). Sul fronte patrimoniale la liquidità netta rettificata (escluso il debito finanziario generato dai warrant), si è fissata a 53,8 milioni, in aumento di 10,8 milioni rispetto a fine 2019.
Sul fronte delle previsioni degli analisti, la top line 2021-23 e le stime dell’EBITDA (che già includono il consolidamento di Pharmatek) sono sostanzialmente invariate, mentre a livello di bottom line sono si riflettono maggiori oneri finanziari e imposte, portando a una riduzione del 5-6% dell’EPS 2021-23.
A livello di FCF, gli analisti ipotizzano un minor assorbimento di capitale circolante, parzialmente compensato da un payout ratio più elevato (dal 33% al 35% dell’EPS adj.) in linea con la proposta di dividendo 2020.
Lo nota evidenza che nel complesso, l’outlook sul 2021 rimane positivo, alla luce dell’acquisizione di ordini nel primo semestre 2021 oltre che del contributo di Pharmatek, acquisita a gennaio.
“Nel prossimo futuro”, aggiunge lo studio, “Fine Foods & Pharmaceuticals è ben posizionata per beneficiare di solidi trend operativi grazie alla evidente domanda dei clienti e alla capacità aggiuntiva assicurata dagli investimenti, nonché alla possibilità di cogliere ulteriori opportunità di M&A di asset di qualità nei mercati adiacenti o di agire come un naturale aggregatore a livello nazionale. Infine, l’atteso passaggio al segmento STAR entro fine giugno sarà un catalizzatore futuro positivo per il titolo, migliorandone il profilo di liquidità”.