Sourcesense (Aim) – Le linee ad alta redditività Enterprise Apps e Cloud Services sempre più centrali

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2020 che hanno portato a cinque il numero di esercizi consecutivi chiusi con una crescita double digit. Nell’ultimo anno abbiamo osservato una resilienza estremamente importante del nostro operato, che ci lascia immaginare ulteriori possibilità di sviluppo una volta che la situazione si sarà normalizzata”.

Queste le parole utilizzate da Marco Bruni, Presidente e Ceo di Sourcesense, per sintetizzare a Market Insight l’andamento dei risultati FY2020, chiusi dal gruppo con un valore della produzione in aumento a 17,2 milioni (+11,4%), un forte sviluppo della gestione operativa a 2,1 milioni (+26%; Ebitda margin in aumento al 12,2%) e un utile netto di 0,9 milioni (+66%).

La portata di questi numeri “assume una rilevanza ancora maggiore se si considera la battuta d’arresto registrata dal mercato IT (-2,0% [fonte Anitec-Assinform]) e dal nostro settore di riferimento (Servizi IT -0.1% e Software e Soluzioni ICT -1.6% [fonte Anitec-Assinform]), mentre noi siamo riusciti ad ottenere risultati superiori alle aspettative iniziali”.

Nel corso del 2020 “abbiamo riscontrato un andamento positivo delle attività e deciso di procedere quindi con la quotazione, raggiungendo anche un’importante milestone in un anno che per molte realtà ha rappresentato invece un passaggio a vuoto”.

Soffermandosi sulla crescita registrata a livello di gestione operativa, Marco Bruni ha sottolineato come questa sia frutto delle strategie intraprese, volte ad investire maggiormente sulle service line “Enterprise Apps” e “Cloud Services” che si contraddistinguono per modelli di business più scalabili ed elevati tassi di redditività, rispettivamente pari all’85% e al 60%, contro una marginalità al 30% della linea Consulting.

Nei prossimi anni “tali business line diventeranno la componente principale del nostro business e coerentemente con tale obiettivo a fine 2020 abbiamo lanciato una nuova soluzione, oltre ad averne un’altra in cantiere”.

Nel prossimo biennio i segmenti di mercato di nostro interesse sono previsti in crescita [fonte Anitec-Assinform] rispetto al precedente: indicazioni confermate anche dai recenti annunci effettuati nei primi tre mesi del 2021 da Sourcesense, che sta “riportando ottimi risultati, in Italia ma anche sul mercato UK, dove le nostre soluzioni hanno sempre ottenuto un riscontro nonostante la complessa situazione sanitaria vissuta specialmente a Londra. Considerazioni che ci consentono di essere ottimisti sull’aver intrapreso la strada giusta”.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 mostra inoltre liquidità nette per 2,1 milioni, con un netto miglioramento rispetto a fine 2019 (indebitamento finanziario netto di 1,4 milioni) per effetto dell’utile 2020 e della raccolta effettuata in sede di IPO.

I proceeds derivanti dalla quotazione a Piazza Affari continueranno ad essere impiegati da Sourcesense in operazioni di natura straordinaria dopo aver portato a termine lo scorso dicembre con successo l’acquisizione di MMUL. Come sottolinea il Presidente e CEO di Sourcesense, “stiamo portando avanti un’importante azione di scouting, valutando aziende di qualità in Italia ed Europa che potranno aiutare a muoverci nella direzione intrapresa. Confidiamo di completare un’operazione durante l’anno, coerentemente con il nostro piano”.

“La nostra ricerca guarda ora ad aziende attive nei cloud services con l’obiettivo di potenziare ulteriormente la nostra linea d’offerta e prodotti, su cui investiamo costantemente anche attraverso le risorse impiegate nella Ricerca e Sviluppo (4-6% del fatturato all’anno), attività che rappresenta una parte integrante del nostro business, essendo proiettati verso soluzioni innovative”.

Infine, Bruni ha ricordato come “sarà sottoposta all’assemblea l’approvazione di emissione di Warrant per fidelizzare e premiare gli investitori che hanno creduto e credono tuttora nella validità del nostro modello di business. Un elemento che riteniamo possa essere gradito dal mercato, oltre a consentici di completare la raccolta, introitando nuove risorse da impiegare nel futuro. Sottoporremo inoltre all’assemblea un piano di stock option come strumento di incentivazione, fidelizzazione ed attrazione dei key manager, volto a realizzare un loro diretto coinvolgimento nel processo di creazione di valore per la Società”.

 

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