“Il contesto bancario attuale non può prescindere dal riflettere su operazioni di M&A. Sono passati quattro anni dalla fusione che ha visto nascere Banco Bpm e oggi ci sentiamo pronti per valutare tutte le opzioni verso ulteriori aggregazioni”.
Lo ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Messaggero Giuseppe Castagna, Ceo di Banco Bpm, aggiungendo che “per storia e per scelta è una banca di prossimità, ed essere oggi la terza banca del Paese ci permette di continuare a svolgere questo ruolo importante per famiglie e imprese. Anche con un’operazione che ci faccia crescere continueremo a conservare questo dna, ma con dimensioni tali da affrontare al meglio lo scenario competitivo che si sta delineando”.
Il manager ha poi spiegato: “La validità industriale è per noi preminente. La nostra posizione attuale si è rafforzata grazie alla revisione della partnership con Cattolica Assicurazioni e, in prospettiva, dalle potenziali opzioni che si aprono alla scadenza dell’accordo con Covea.
Questa condizione ci permette di scegliere tra l’accrescere la nostra competitività e redditività stand alone o in alternativa esplorare le possibili strade sul fronte M&A. Ricordando anche il fatto che la Legge di Bilancio 2021 introduce elementi oggettivi di convenienza per le aggregazioni bancarie, a patto che si perfezionino entro l’anno”.
Il Ceo ha inoltre sottolineato che “al momento siamo in una fase in cui non tutti i possibili interlocutori sono disponibili a valutare la soluzione potenzialmente migliore, in grado di creare valore per entrambe le banche e capace di soddisfare le aspettative degli azionisti e di tutti gli altri stakeholder”.
In merito ai prossimi cambi al vertice di Bper e Banco Bpm, il manager ha sottolineato che “indubbiamente queste novità possono in qualche modo risultare decisive, in un senso o nell’altro, nel futuro assetto del sistema bancario. Cambiano gli scenari e bisognerà capire di conseguenza come si profilano le idee e le intenzioni di chi sarà alla guida di queste importanti realtà, quali le loro priorità e come pensano di approcciarsi a potenziali operazioni.
Certamente il dialogo da parte nostra rimane aperto e il fatto che possano cambiare gli interlocutori, non cambia la disponibilità alla collaborazione e all’eventuale sviluppo di relazioni proficue”.
Castagna, infine, ha osservato che “da un lato le restrizioni imposte dall’emergenza Covid hanno allentato, soprattutto nella fase iniziale, l’opportunità di contatti e scambi con gli interlocutori, imponendoci anche un momento di riflessione sulle sfide più urgenti.
D’altro canto, questa pandemia ha reso il consolidamento bancario più urgente al fine di ridurre i costi, accelerare sulla trasformazione digitale, implementare i piani sulla sostenibilità, dare nuovo impulso alla redditività e, non in ultimo, affrontare la sovracapacità del sistema bancario”.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,5% a 2,45 euro, un andamento perfettamente in linea con l’indice di settore.