Il cda di Banca Intermobiliare (Bim) ha approvato il bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020, confermando i risultati già resi noti lo scorso 11 febbraio. Su base consolidata, l’esercizio è stato archiviato con una perdita netta di 11 milioni.
Grazie ai risultati economico-patrimoniali superiori alle previsioni, nonostante l’emergenza da Covid-19, il fabbisogno patrimoniale atteso nel prossimo triennio è di circa 40 milioni, a fronte dei circa 48 milioni residui originariamente previsti.
Il cda ha avviato le procedure per deliberare un aumento del capitale sociale della banca, a
pagamento e in via scindibile, e con offerta in opzione a tutti gli azionisti, per l’importo massimo di 23 milioni (comprensivo di sovrapprezzo);
L’aumento di capitale sarà deliberato in parziale esecuzione della delega conferita al cda
dall’assemblea del 22 novembre 2019.
Si segnala che il socio di maggioranza Trinity Investment ha comunicato il proprio impegno a supportare l’aumento di capitale e così contribuire al rafforzamento patrimoniale
finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano strategico.
Piano strategico
In considerazione dell’importante turnaround effettuato negli ultimi mesi del 2019, dei
rafforzamenti patrimoniali già eseguiti, dei risultati economico-patrimoniali superiori alle attese conseguiti nel corso del 2020 e degli impatti anche prospettici connessi al protrarsi
dell’emergenza Covid-19, il cda ha ritenuto opportuno effettuare, a circa 18 mesi di distanza dalla sua approvazione, un aggiornamento del piano strategico 2019-2024 approvato in data 26 settembre 2019.
In tale contesto, la rapida implementazione delle iniziative previste dal piano strategico 2019-2024 necessarie alla fase di “messa in sicurezza” del gruppo ha consentito, nonostante la difficile e imprevedibile situazione connessa all’emergenza Covid-19, di chiudere l’esercizio 2020 con risultati migliori delle attese e in progressione rispetto ai precedenti esercizi.
Il piano strategico 2020-2025, che estende l’orizzonte temporale al 2025, conferma le linee guida e l’insieme delle iniziative previste dal piano strategico 2019-2024 e prevede una serie di interventi addizionali principalmente funzionali alla crescita della componente ricavi.
L’aggiornamento, basato sui dati consuntivi consolidati al 31 dicembre 2020, tiene conto tra l’altro delle più recenti previsioni macroeconomiche, degli effetti anche in chiave prospettica connessi alla pandemia da Covid-19 e considera lo stato di attuazione delle diverse iniziative strategiche già previste.
Il piano 2020-2025 punta a valorizzare tutte le iniziative già in corso e in particolare a
sviluppare e potenziare le attività funzionali al completo rilancio e al recupero di redditività,
sostenute da significativi investimenti per lo sviluppo, la crescita e l’innovazione anche attraverso l’inserimento di nuove professionalità.
In questo contesto, rispetto al piano strategico 2019-2024 sarà intensificato il focus sull’offerta di servizi di consulenza finalizzati a raccordare, anche in chiave sinergica con le altre attività del gruppo, risparmio privato ed economia reale.
Accanto, quindi, alle attività di wealth management e di asset management, svolte per il tramite della controllata Symphonia Sgr, si prevede di rafforzare la presenza nel Corporate & Investment Banking (corporate finance, capital markets, merchant banking, real estate, etc.), al fine di fornire, anche grazie alle competenze già presenti, servizi specialistici e ad elevato valore aggiunto alla clientela target (istituzionale e imprenditori) sulle diverse componenti del patrimonio (finanziario, reale, immobiliare e corporate) secondo una visione unitaria e integrata. Particolare attenzione sarà posta alle diverse esigenze del mid corporate.
Viene confermata la volontà di valutare possibili acquisizioni e/o integrazioni funzionali, in una prospettiva di value creation, al conseguimento degli obiettivi previsti.
Si prevede che i risultati finora conseguiti, unitamente agli interventi addizionali del piano
strategico 2020-2025, consentiranno di mitigare gli effetti indotti dall’emergenza Covid-19, con un ritardo stimato di circa 9-12 mesi nel raggiungimento degli obiettivi economico-patrimoniali inizialmente previsti. Il ritorno all’utile è previsto nel 2023.
La tabella che segue riporta una selezione dei principali obiettivi e KPI previsti nel piano
strategico 2020-2025 a livello consolidato, messi a confronto con quelli attesi ante emergenza Covid-19 e assumendo un rafforzamento patrimoniale in linea con le esigenze complessive previste nel periodo 2020-2025.