doValue – Outlook sul 2021

Nel sud Europa il servicing continua ad essere acceso. Le istituzioni bancarie accelerano nell’innalzamento della qualità degli asset soprattutto in vista di un atteso aumento dei tassi di default. In tale contesto, doValue è stata in grado di assicurarsi nuovi mandati già a gennaio e febbraio 2021.

L’attività di servicing per asset complessi e secured dipende da diversi servizi pubblici, in particolar modo un efficiente funzionamento del sistema legale che i clienti, banche e investitori, impiegano per soddisfare i loro crediti in modo tempestivo.

Nel corso del 2020, la pandemia da Covid-19 ha determinato una significativa riduzione della maggior parte di questi servizi, specialmente nel periodo di pieno lockdown (marzo-maggio), con una ripresa iniziata a partire da giugno.

Tale ripresa è continuata nel terzo e quarto trimestre del 2020, supportando un trend di miglioramento delle collection e, di conseguenza, della redditività e della generazione di cassa.

Attualmente, nonostante i continui segnali di miglioramento, l’efficienza dei sistemi legali
e dei servizi pubblici nei paesi del Sud Europa non è ancora tornata ai livelli pre-pandemia.

Altri fattori da monitorare nel breve periodo, in un contesto favorevole di medio termine per il settore che sta mostrando un significativo volume di nuove opportunità di servicing da investitori, banche ed enti pubblici, sono le estensioni delle misure di sgravio sull’indebitamento come le moratorie, ancora attive nella maggiore parte dei paesi del Sud Europa e in scadenza entro la fine del primo semestre del 2021.

L’andamento positivo dello sviluppo del business, il miglioramento progressivo delle collection e un approccio conservativo sul lato dei costi continueranno a supportare la redditività e la capacità di generare cassa di doValue, grazie anche ad un bilancio solido e un livello contenuto di leva finanziaria, caratteristiche difensive importanti nel contesto attuale.

La società, secondo quanto si apprende da Reuters, vede nel 2021 incassi in crescita del 30-40% su anno e nessun rischio per il dividendo.