SEIF ha archiviato il 2020 con ricavi per 31,2 milioni (+16,7% a/a).
Nello specifico, i ricavi del settore editoria, che rappresentano il 76,2% del totale, sono aumentati a 23,8 milioni (+19,6%), mentre i ricavi derivanti dal settore media content, il 9,6% dei ricavi, sono saliti a 3 milioni (+29%). Il fatturato del settore pubblicitario, che esprime il restante 14,2% del totale, è sceso a 4,4 milioni (-2,1%).
L’Ebitda è cresciuto a 5,3 milioni (1,2 milioni nel 2019), mentre l’Ebit si è attestato a 162 mila euro (-2 milioni nell’anno precedente), dopo avere contabilizzato ammortamenti saliti a 5 milioni (+55,8%).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 301 mila euro (perdita netta di 1,5 milioni nel 2019). Il cda proporrà all’assemblea degli azionisti di destinare l’utile del 2020 a copertura di perdite pregresse.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la società presenta una liquidità finanziaria netta per 1,4 milioni (cassa netta per 1,1 milioni a fine anno 2019).
Successivamente al 31 dicembre 2020 e fino alla data di approvazione del bilancio, non si sono verificati fatti aziendali tali da avere impatti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati.
Alla data di redazione del bilancio la società non registra riduzioni delle attività gestionali né dei relativi volumi dei ricavi e flussi finanziari.
Pertanto, la società sta continuando ad implementare i programmi gestionali e produttivi previsti, attuando tutte le necessarie precauzioni ed interventi ai fini del massimo contenimento dei rischi legati alla situazione della epidemia.
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili non si rilevano rischi concreti e attuali di rilevante riduzione delle attività produttive e gestionali, così come si esclude che il settore in cui opera SEIF sarà oggetto di restrizioni normative a causa del contenimento della pandemia che possano portare alla sospensione dell’intera attività e/o quella di singoli rami produttivi.
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