Marr ha chiuso i primi tre mesi del 2021 con ricavi totali (dato gestionale provvisorio) pari a oltre 185 milioni che si confrontano con i circa 262 milioni dell’analogo periodo del 2020.
Un trimestre comunque ancora difficilmente confrontabile con il pari periodo dell’anno precedente e che ha risentito significativamente delle crescenti restrizioni sulle attività connesse a turismo e ristorazione extradomestica.
La flessione ha avuto dinamiche disomogenee nell’ambito di una situazione di mercato assolutamente non confrontabile.
A fronte della significativa contrazione nei primi due mesi, nel mese di marzo si è
registrato un trend decisamente positivo nonostante le pesanti limitazioni sanitarie.
La contrazione dei ricavi del trimestre (-29% circa) si confronta con consumi che, a valore, la società ritiene si possano attestare, nel periodo, attorno al -32% (tale valore è una stima della società che tiene conto per gennaio e febbraio dei dati a quantità elaborati dall’Ufficio Studi di Confcommercio (marzo 2021) – alberghi, pasti e consumazioni fuori casa – rispettivamente –58% e -42,6%, e per il mese di marzo di valutazioni interne).
Anche nel periodo in esame Marr ha quindi ottenuto ricavi superiori all’andamento del mercato confermando la propria posizione di leadership.