Partenza poco sotto la parità a Wall Street, dopo i recenti record innescati dal maxi piano infrastrutturale da 2.000 miliardi di dollari presentato dal presidente Joe Biden e dalle buone indicazioni provenienti dal mercato del lavoro a stelle e strisce.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,2%, mentre il Nasdaq e lo S&P 500 arretrano dello 0,1%.
Gli ultimi dati macro pubblicati negli Usa hanno alimentato la prospettiva di una rapida ripresa della prima economia mondiale, grazie anche ai nuovi stimoli varati dall’amministrazione Biden. In particolare, il job report di marzo ha evidenziato una crescita oltre le attese dei nuovi impieghi (916 mila) e un tasso di disoccupazione in calo al 6,0%, mentre l’indice ISM servizi ha stabilito un nuovo massimo.
Il Segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha smorzato nuovamente i timori per un aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, con il Treasury decennale che naviga in area 1,7%, mentre il biennale viaggia attorno allo 0,17%.
L’amministrazione Usa intende finanziarie parte delle misure ricorrendo a un aumento delle corporate tax, abbassate nel corso della presidenza Trump, con la prospettiva che l’iniziativa possa incontrare delle resistenze da parte dei repubblicani.
Intanto, il Fondo monetario internazionale ha diffuso l’aggiornamento del World Economic Outlook, che prevede per gli Stati Uniti un Pil in rialzo del 6,4% nel 2021 e del 3,5% nel 2022, dopo il -3,5% del 2020. Dati che rendono gli Stati Uniti l’unica grande economia in grado di superare il livello di Pil previsto nel 2022 in assenza della pandemia. Per quanto riguarda la disoccupazione, è stimata al 5,8% nel 2021 e al 4,2% nel 2022.
Sul Forex l’euro/dollaro scambia in area 1,183 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scende a 109,76.
In rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,3%) a 63,5 dollari e il Wti (+2,5%) a 60,1 dollari al barile, mentre oggi riprendono a Vienna le discussioni relative all’accordo sul nucleare iraniano.