Fineco nello scorso mese di marzo ha realizzato una raccolta netta positiva di 1.152,1 milioni (+12,8% a/a). La componente gestita ha registrato sottoscrizioni nette per 713,1 milioni (-791,1 milioni a marzo 2020), quella amministrata per 358,7 milioni (-56,7% rispetto al mese di confronto) e quella diretta per 80,3 milioni (-91,8% su base annua). Il totale da inizio 2021 sale a 3.307,6 milioni (+56,4% a/a).
La raccolta netta totale di Fineco, a marzo, è stata positiva per 1.152,1 milioni (+12,8% a/a). Il tutto senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo e confermando una
crescita di nuova dimensione per la società.
L’asset mix vede un forte contributo della componente gestita, risultata positiva per 713,1 milioni (-791,1 milioni marzo 2021). La raccolta amministrata ha riportato sottoscrizioni nette per 358,7 milioni (-56,7% rispetto al mese di confronto) e quella diretta flussi netti positivi per 80,3 milioni (-91,8% su base annua).
Il flusso di marzo ha spinto il totale da inizio 2021 a 3.307,6 milioni (+56,4% a/a). Nei primi tre mesi del 2021 la raccolta gestita ha riportato flussi netti positivi per 1.870,3 milioni (57% del totale, -233,6 milioni nel primo trimestre 2020), mentre la raccolta amministrata e quella diretta hanno registrato sottoscrizioni nette rispettivamente per 764,7 milioni (-24,5% rispetto al periodo di confronto) e per 672,7 milioni (-49,6% su base annua).
La raccolta netta dei prodotti “Guided Products & Services” nel mese in esame è stata positiva per 664 milioni (-448 milioni a marzo 2020). L’incidenza di questi ultimi sul totale degli asset under management è salita al 74% (72% un anno fa).
Le performance del periodo sono attribuibili anche all’acquisizione di nuova clientela. Nel mese di marzo sono stati acquisiti 12.851 nuovi clienti (+95% a/a), confermando un trend di decisa accelerazione e un contestuale aumento dei total financial asset relativi ai nuovi conti aperti dopo l’introduzione dello smart repricing nel 2020.
Nel primo trimestre 2021 i nuovi clienti sono stati 39.204, il 76% in più rispetto a quelli acquisiti nei primi tre mesi del 2020. Il numero dei clienti totali al 31 marzo 2021 è salito a 1.390.054.
A fine marzo il patrimonio totale si fissa a 97,1 miliardi (+5,8% rispetto a fine 2020 e +28% rispetto a fine marzo 2020). In particolare, le masse nel private banking sono salite a 41,8 miliardi (+45% rispetto a 28,8 miliardi di marzo 2020).
La rete dei consulenti finanziari, a marzo, ha apportato 1.082,1 milioni di raccolta netta (802,4 milioni a marzo 2020). Il totale da inizio 2021 sale a 2.998,4 milioni (1.919,3 milioni nel periodo di confronto).
Si segnala che Fineco Asset Management al 31 marzo 2021 gestiva masse per 17,9 miliardi, di cui 11,5 miliardi (+50% a/a) riferiti al segmento retail e 6,4 miliardi (+35% a/a) a quello istituzionale. A marzo la componente retail ha registrato una raccolta netta positiva di 355,4 milioni, con un forte interesse della clientela in particolare per la famiglia Fam Series.
La strutturale accelerazione del brokerage, sostenuta dalla rivisitazione dell’offerta e dall’ampliamento della base di clienti attivi sulla piattaforma, viene confermata nel mese di marzo da ricavi stimati a circa 24 milioni (-21% rispetto al record storico di un anno fa) con una forte componente degli ordini eseguiti sui mercati esteri. I ricavi stimati da inizio anno sono pari a circa 65 milioni, proiettando un trimestre record nonostante non si siano replicati i picchi di volatilità dello scorso anno.
Alessandro Foti, Ad e Dg di Fineco, ha commentato: “Anche il mese di marzo ha visto una raccolta molto solida, confermando la capacità della banca e dei nostri consulenti di affiancare i clienti e di rispondere concretamente alle loro esigenze di investimento.
In particolare, la forte crescita della componente gestita e la contemporanea riduzione di quella diretta nel primo trimestre confermano l’efficacia delle iniziative messe in campo per indirizzare la liquidità verso soluzioni evolute, efficienti e di qualità.
I risultati del brokerage, con i ricavi che si mantengono sui livelli già elevati dello scorso anno, confermano da parte dei clienti un approccio più orientato a obiettivi di medio-lungo termine e meno influenzato dalla volatilità sui mercati”.