Mercati – Finale contrastato per l’Europa con Milano a -0,1%

Seduta fiacca per le borse europee, che archiviano gli scambi perlopiù poco mossi. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in flessione dello 0,1% a 24.740 punti. Deboli anche il Dax di Francoforte (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) mentre il Cac 40 di Parigi chiude flat e il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,9%.

A Wall Street, variazioni contenute per S&P500 (flat), Nasdaq (-0,1%) e Dow Jones (-0,2%), in attesa delle minute della Fed.

Nel complesso, l’azionario globale si mantiene in prossimità dei massimi, sostenuto dall’ottimismo per la ripresa dell’economia in scia agli ultimi dati macro e alla prospettiva di nuovi stimoli. Ieri il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le stime di crescita dell’economia globale (da +5,5% a +6% nel 2021), pur indicando una discrepanza fra economie avanzate e Paesi meno sviluppati.

Sul fronte dei vaccini, l’Ema ha ribadito che i benefici di Astrazeneca sono superiori ai rischi di effetti collaterali, ma non ha escluso la possibilità di trombosi molto rare, mentre lo stato della Baviera in Germania ha negoziato un contratto preliminare per l’acquisto di 2,5 milioni di dosi del vaccino russo Sputnik, a patto che ottenga le opportune autorizzazioni.

In mattinata sono stati diffusi gli indicatori di marzo relativi all’attività economia dei principali stati europei, che hanno evidenziato un miglioramento rispetto a febbraio e alle stime preliminari. In particolare, l’economia del settore privato dell’eurozona è tornata a crescere (Pmi composito a 53,2 punti), spinta dall’impennata della produzione manifatturiera, mentre il terziario continua a risultare in contrazione, anche se marginalmente (Pmi servizi a 49,6 punti).

In serata l’attenzione degli operatori si sposterà sulle minute relative all’ultima riunione della Federal Reserve, che potrebbero fornire maggiori dettagli sull’outlook della banca centrale statunitense. Passano momentaneamente in secondo piano i timori relativi a un rialzo dell’inflazione e a maggiori costi indebitamento, con il rendimento del Treasury statunitense che si mantiene in area 1,64%.

Il rendimento del Btp decennale resta in area 0,7% e il differenziale dal Bund tedesco si amplia lievemente intorno a 102 punti base, dopo che il Tesoro ha affidato a un pool di banche il mandato per il collocamento di un titolo con scadenza 50 anni.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,189, così come il cambio tra biglietto verde e yen in area 109,7.

Tra le materie prime flettono leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 61,8 dollari e il Wti (-1,7%) a 58,3 dollari al barile, dopo il calo oltre le attese delle scorte americane emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Nexi (+3,5%) nel giorno delle discussioni in Senato sul cashback di Stato e Azimut (+1,5%) dopo i dati sulla raccolta, mentre arretrano Moncler (-2,6%), Inwit (-1,8%) e Diasorin (-1,65%).