Mercati – I dati macro non scaldano l’Europa, Milano oscilla intorno alla parità

Variazioni contenute per le principali borse europee, in linea con l’andamento poco mosso dei futures di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib è sostanzialmente invariato (-0,1%) in area 24.730 punti. Flat il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi, debole l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,6%. I derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq viaggiano intorno alla parità, dopo la seduta di consolidamento di ieri.

L’azionario globale si mantiene in prossimità dei record, sostenuto dall’ottimismo per la ripresa dell’economia alimentato dagli ultimi dati macro e dalla prospettiva di nuovi stimoli. Ieri, inoltre, il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le stime di crescita dell’economia globale (da +5,5% a +6% nel 2021), pur indicando una discrepanza fra economie avanzate e Paesi meno sviluppati.

In mattinata sono stati diffusi gli indicatori di marzo relativi all’attività economia dei principali stati europei, che hanno evidenziato nel complesso un miglioramento rispetto a febbraio e alle stime preliminari. In particolare, l’economia del settore privato dell’eurozona è tornata a crescere (Pmi composito a 53,2 punti), spinta dall’impennata della produzione manifatturiera, mentre il terziario continua a risultare in contrazione, anche se marginalmente (Pmi servizi a 49,6 punti) e al tasso più lento nell’attuale sequenza di declino di sette mesi.

In serata l’attenzione degli operatori si sposterà sulle minute relative all’ultima riunione della Federal Reserve, che potrebbero fornire maggiori dettagli sull’outlook della banca centrale statunitense.

Nel frattempo, sembrano essersi attenuati i timori relativi a un rialzo dell’inflazione e a maggiori costi indebitamento, con il rendimento del Treasury statunitense che si mantiene in area 1,64%.

In lieve discesa i tassi sui titoli di Stato europei, con il rendimento del Btp decennale in area 0,68% e il differenziale dal Bund tedesco stabile sopra quota 101 bp, dopo che il Tesoro ha affidato a un pool di banche il mandato per il collocamento di un titolo con scadenza 50 anni.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,188, così come il cambio tra biglietto verde e yen in area 109,8.

Tra le materie prime flettono leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 62,6 dollari e il Wti (-0,4%) a 59,1 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Nexi (+3,1%), Leonardo (+1,4%) e Telecom Italia (+1,2%) mentre arretrano Moncler (-1,7%), Prysmian (-1,4%) e Interpump (-1,4%).