Beghelli punta completare il processo di riorganizzazione industriale attraverso una strategia mirata a cogliere le opportunità derivanti dal ruolo che il settore dell’illuminazione giocherà all’interno del rinnovamento edilizio a livello europeo. I sistemi di illuminazione rivestono una parte fondamentale dell’adeguamento immobiliare in ottica di maggiore efficienza energetica, con le associazioni di categoria al lavoro per ottenere parte dei fondi del Recovery Plan. A ciò si aggiungono le importanti prospettive derivanti dal business della sanificazione dell’aria, sviluppato dal Gruppo per rispondere alla pandemia e che ha già riscontrato un notevole interesse da parte del mercato.
- Gian Pietro Beghelli illustra le priorità strategiche
- Fabio Pedrazzi, Direttore Affari Generali di Beghelli, ci parla del rinnovamento dei sistemi di illuminazione
- Rafforzare la presenza in Europa e ampliare l’offerta
- Il business della sanificazione dell’aria
- Il rafforzamento degli investimenti pubblicitari
- I risultati 2020: scendono i ricavi ma migliora l’Ebitda
- Lo scenario del business
“Rafforzare la nostra presenza in Europa, ampliare l’offerta prodotti ad altri segmenti industriali, cogliere le opportunità derivanti dai sistemi di sanificazione dell’aria”.
Sono queste le priorità strategiche delineate da Gian Pietro Beghelli, Presidente e Amministratore Delegato dell’omonimo Gruppo, nell’ambito del più ampio piano di riorganizzazione aziendale avviato nel 2019 con l’obiettivo di recuperare marginalità operativa e supportare la crescita dei ricavi.
Il Gruppo è attivo nella progettazione e produzione di apparecchi per l’illuminazione tecnico professionale ed è leader italiano nel settore dell’illuminazione di emergenza, oltre a realizzare sistemi elettronici per la domotica e la sicurezza industriale e domestica.
Il 2020 ha visto una riduzione dei ricavi del 13% a 127 milioni a causa degli effetti della pandemia, accompagnati però da un miglioramento dell’Ebitda e della marginalità in rapporto ai ricavi, anche grazie all’efficacia delle misure poste in atto per l’efficientamento della struttura industriale.
E per il 2021 la società prevede di riuscire a ricucire il gap di fatturato rispetto al 2019 causato dall’emergenza sanitaria, puntando a un ulteriore miglioramento della redditività e a una riduzione del debito.
Una prospettiva validata anche dal recupero evidenziato a partire dal secondo semestre 2020 e proseguito nei primi mesi dell’esercizio in corso, a cui si aggiungono le importanti opportunità legati al business della sanificazione dell’aria.
Lo scoppio della crisi pandemica, infatti, ha spinto Beghelli a sviluppare una nuova linea di prodotti per far fronte alla diffusione del virus, accompagnata da un rafforzamento degli investimenti pubblicitari che hanno favorito l’immediato interesse del mercato.
“La nostra Azienda ha due punti fissi nel proprio DNA: l’investimento in ricerca e la finalizzazione della ricerca per la sicurezza delle persone. Proprio per questo abbiamo messo la nostra esperienza e capacità tecnologica a supporto di chi desidera mettere in atto tutto quanto possibile per affrontare il tema della qualità dell’aria, anche una volta superata la fase della pandemia.”
Un business che dovrebbe beneficiare inoltre, insieme a tutto il settore dell’illuminazione, del focus dei governi a livello nazionale ed europee sul rinnovamento edilizio, parte fondamentale delle risorse previste nel Recovery Plan.
Gian Pietro Beghelli illustra le priorità strategiche
“Rafforzare la presenza in Europa, ampliare l’offerta prodotto in ulteriori segmenti dell’illuminazione industriale, sviluppare innovative gamme di apparecchi per illuminazione dotati di funzione integrate di sanificazione dell’aria”.
Sono queste le priorità strategiche individuate da Gian Pietro Beghelli, Presidente e Amministratore Delegato dell’omonimo Gruppo, che confermano l’obiettivo di portare a termine la riorganizzazione industriale delle strutture produttive del Gruppo al fine di ridurre i costi, recuperare marginalità operativa e supportare l’incremento dei ricavi.
Una strategia che dovrebbe beneficiare del forte impulso che l’industria illuminotecnica sta dando alla cosiddetta Renovation Wave, “il piano dei rinnovamento delle Autorità Ue che prevede l’illuminazione come parte integrante del rinnovo degli edifici”.
Fabio Pedrazzi, Direttore Affari Generali di Beghelli, ci parla del rinnovamento dei sistemi di illuminazione
“Le associazioni di categoria internazionali e nazionali (LightingEurope, ASSIL) citano espressamente l’uso di sistemi di illuminazione intelligenti e l’utilizzo della sanificazione mediante raggi UV-C quale mezzo di contrasto alla pandemia ed in generale, nel lungo termine, quale misura atta ad assicurare la qualità degli ambienti” spiega Pedrazzi.
Le società del settore illuminazione a livello europeo stanno spingendo per mettere al centro dei piani di recupero un rinnovamento del patrimonio immobiliare che includa i sistemi di illuminazione, identificato come un dei driver fondamentali del recupero dell’economia post Covid.
Un processo che porterà benefici in termini di efficienza energetica e di un miglioramento della qualità degli ambienti indoor, accelerando l’upgrade proprio dei prodotti core di Beghelli, tra cui l’illuminazione intelligente e l’illuminazione di emergenza.
I sistemi LED sono più efficienti da un punto di vista energetico e possono contribuire a una riduzione delle emissioni di CO2, giocando un ruolo fondamentale nel rendere gli edifici più sostenibili da un punto di vista ambientale.
“Un riferimento esplicito viene fatto affinché gli Stati adottino nelle loro politiche provvedimenti di obbligo delle valutazioni di rischio a supporto dell’uso dell’illuminazione di emergenza, all’interno del più ampio quadro degli adeguamenti edilizi legati a fondi del Recovery Plan”.
Rafforzare la presenza in Europa e ampliare l’offerta
In tale scenario, Beghelli ha fissato tra le proprie priorità strategiche il rafforzamento della presenza in Europa, con l’obiettivo di incrementare la copertura dei principali canali commerciali costituiti da Grossisti di Materiale Elettrico, contractors e canali online professionali.
“A ciò si affianca la volontà di ampliare la nostra offerta prodotto, puntando ad aumentare la posizione del Gruppo in ulteriori segmenti dell’illuminazione industriale” dichiara il Presidente.
Parte di questa strategia consisterà nell’integrazione sempre più spinta fra apparecchi di illuminazione ad elevata efficienza energetica e sistemi di controllo remoto e di gestione della prestazione fotometrica.
“Queste funzioni sono già state, ad esempio, adottate a bordo degli apparecchi di illuminazione per il settore ferroviario da poco immessi con successo sul mercato”, in linea con gli obiettivi del settore di un utilizzo di sistemi di illuminazione in combinazione con controlli e sensori.
Per quanto riguarda le altre linee di prodotto, “lo sviluppo prevede un potenziamento dell’offerta di sistemi per il telesoccorso e la gestione remota di persone affette da patologie gestibili fra le mura domestiche”.
Il business della sanificazione dell’aria
La crisi pandemica scoppiata nel 2020 ha spinto Beghelli a sviluppare una nuova linea di prodotti per la sanificazione dell’aria, lanciata per far fronte alla diffusione del virus e che ha riscontrato un crescente interesse da parte del mercato.
“Siamo partiti dalla tecnologia dei raggi UV-C, già da noi utilizzata in passato per la realizzazione di dispositivi per la sanificazione di oggetti e dell’acqua, per affrontare il tema della sanificazione dell’aria” spiega Pedrazzi.
Un’esigenza da cui è nata la linea di prodotti SanificaAria, che mediante ventole opportunamente dimensionate, convogliano l’aria presente in un ambiente attraverso una cella in cui è presente la sorgente di raggi UV-C, resa assolutamente sicura da particolari soluzioni realizzative.
Un procedimento che consente di intervenire in tutti i luoghi chiusi e in tutte quelle situazioni in cui il ricambio dell’aria in ambiente, previsto dai protocolli di prevenzione in essere, non risulta tecnicamente fattibile.
“Si pensi che solo dopo poche ore di accensione del prodotto in ambiente, la probabilità di trasmissione dell’infezione fra un soggetto infettivo ed uno sano si riduce praticamente a zero”.
Beghelli ha investito notevoli risorse nel sottoporre i prodotti a test di valutazione e validazione di efficacia, anche specificatamente contro il virus SARS-COV 2, da parte di laboratori terzi e istituti universitari e ciò “ci consente di offrire al mercato soluzioni tecnologiche all’avanguardia e migliorative rispetto ad altre”.
“Fra i nostri vantaggi competitivi in questo settore, la disponibilità di un corposo dossier tecnico di supporto al prodotto, ci avvantaggia in modo significativo sulla concorrenza”.
Non sorprende quindi la riposta positiva del mercato in un contesto come quello attuale, suscitando fin da subito grande interesse da parte dei responsabili di strutture scolastiche pubbliche e private, oltre che di aziende e del settore terziario.
Il rafforzamento degli investimenti pubblicitari
“La sanificazione dell’aria mediante l’uso dei raggi ultravioletti, pur essendo per certi versi una tecnica nota, non era conosciuta dal grande pubblico ed era quindi indispensabile diffondere il messaggio attraverso campagne pubblicitarie con ampia audience” sottolineano da Beghelli.
La campagna pubblicitaria ha avuto un progressivo sviluppo, a partire dal mese di settembre, coinvolgendo in sequenza reti SKY e, successivamente, reti Mediaset, Stampa, TV Discovery, e canali digitali e altre iniziative sui punti di vendita, oltre a rafforzare i canali informativi online sui principali social media.
Un cambio di passo nella strategia di promozione della società mirata ad allargare la platea del pubblico a cui rivolgersi, anche alla luce dell’importanza del prodotto in questione nell’attuale contesto pandemico.
In parallelo, Beghelli sta conducendo una campagna con gli specialisti del settore per coinvolgere anche l’interesse del segmento professionale. “L’obiettivo è quello di ampliare il raggio di azione dell’attività promozionale per rendere nota l’intera gamma di prodotti a tutti i segmenti di mercato, sia per quanto riguarda l’utenza privata che quella professionale”.
“Riteniamo che le campagne pubblicitarie attivate, che prevediamo di proseguire anche nel corso del 2021, possono avere significativo impatto nel favorire la conoscenza del prodotto da parte di privati e famiglie, che apprezzeranno sempre più il concetto per cui la sanificazione dell’aria è importante al di là della situazione emergenziale in atto”.
“Ad oggi – prosegue Pedrazzi – già oltre 100 plessi scolastici pubblici e privati hanno adottato le nostre soluzioni di prodotto, presenti inoltre in istituzioni pubbliche di prestigio e presso sedi di contingenti militari italiani all’estero”.
I risultati 2020: scendono i ricavi ma migliora l’Ebitda
Come affermato dal Presidente Gian Pietro Beghelli, “l’esercizio 2020 ha messo duramente alla prova la capacità dell’Azienda di affrontare situazioni straordinarie, mostrando capacità di tenuta e reazione. Abbiamo messo in campo tutte le nostre energie per superare le difficoltà dei mercati, operando sull’efficienza delle nostre strutture e promuovendo nuove soluzioni tecnologiche”.
I ricavi consolidati sono diminuiti, a parità di perimetro, del 13,4% a 127,3 milioni, evidenziando però una ripresa nella seconda parte dell’anno rispetto all’andamento del primo semestre.
I ricavi sono risultati inferiori rispetto a quanto previsto a budget, complice anche la concentrazione delle attività produttive e commerciali sui nuovi prodotti per la sanificazione dell’aria e a causa dello scivolamento di alcune commesse già in portafoglio.
Si tratta comunque di un dato che, in considerazione della situazione emergenziale che ha caratterizzato il 2020, “deve essere visto in positivo, anche alla luce di un quadro congiunturale che ha visto il mercato dell’illuminazione in Italia ridursi del 17,9% rispetto al 2019, dove Beghelli SpA ha contenuto la riduzione dei ricavi al -9,9%” sottolinea Pedrazzi.
Notizie positive, inoltre, sul fronte della redditività, con un incremento dell’Ebitda dell’11% a 8,1 milioni portando l’incidenza sul fatturato dal 5,0% al 6,4% grazie al miglioramento dei margini industriali di prodotto e alla riduzione del costo del personale, che hanno in parte compensato la riduzione dei volumi di vendita.
“Il miglioramento della marginalità è per altro indicatore anche dell’efficacia delle misure poste in atto per il miglioramento della struttura industriale, parte essenziale della strategia Beghelli, su cui l’azienda ha investito significative risorse, ad esempio nello sviluppo di piattaforme circuitali in grado di favorire la standardizzazione dei prodotti”.
Lo scenario del business
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2021 Beghelli prevede un incremento dei ricavi consolidati rispetto all’esercizio 2020, accompagnati da un miglioramento dell’Ebitda, con livelli di indebitamento finanziario in riduzione.
“Il positivo andamento che sta caratterizzando i primi mesi del 2021 ci rende ottimisti sulla possibilità di recuperare già quest’anno il gap di fatturato del 2020 rispetto all’esercizio 2019” afferma il Direttore Affari Generali di Beghelli.
Da sottolineare, in particolare, “il successo che sta ottenendo sul mercato la nostra proposta di apparecchi per la sanificazione dell’aria, che riteniamo possa rappresentare un utile strumento per la sicurezza delle persone anche al di là dell’attuale situazione emergenziale”.
Un fattore che rende Beghelli fiduciosa nelle prospettive future, anche considerando il fatto che, in questa fase iniziale, la gamma prodotti ancora incompleta non ha ancora dispiegato in pieno il proprio potenziale nel settore professionale.
“È però certamente doveroso evidenziare l’impatto positivo sulle vendite delle campagne pubblicitarie in atto in particolare nel mercato consumer, a cui si aggiunge anche la buona accoglienza che i prodotti stanno riscontrando a livello internazionale”.
Un ulteriore opportunità di crescita è poi rappresentata dalla rilevanza che i dispositivi per la sanificazione dell’aria potranno assumere nell’ambito degli adeguamenti edilizi prevedibilmente legati ai fondi del Recovery Plan, per cui le associazioni di categoria, come detto, si stanno adoperando.