Il gran balzo (+9,6%) di ieri, seguito dell’annuncio dell’acquisizione dell’americana Luminex per circa 1,8 miliardi di dollari, ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella diagnostica in vitro di allontanarsi con decisione dal minimo relativo intraday dello scorso 31 marzo a 136,70 euro, ma non di superare almeno una delle tre principali medie mobili (a 200, a 100 e a 50 sedute). A seguito del movimento di ieri i corsi delle azioni Diasorin hanno migliorato il quadro grafico di breve, ma non ancora quello di medio periodo che rimane precario.
L’eventuale cedimento di un primo supporto statico posto a 147,85 euro potrebbe così implicare un nuovo aumento della pressione ribassista sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Rosa, con possibile rapida discesa fino al successivo supporto statico individuabile a 143,45 euro e coprendo così una parte del gap up di ieri. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello i corsi delle azioni Diasorin potrebbero scivolare rapidamente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 138,60 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 133,90 euro.
Il rimbalzo avviato ieri dalle quotazioni dei titoli del gruppo vercellese, al contrario, potrebbe proseguire soltanto con il superamento di una prima resistenza statica posizionata a 155,50 euro, con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 160 euro. L’eventuale breakout di questo livello potrebbe poi consentire ai corsi delle azioni Diasorin di mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 163,60 euro, con successivo target a 167,70 euro, livello da cui transita la media mobile.
La performance da inizio anno dei titoli Diasorin è pari a -11,4% (+47,4% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 10 analisti rilevati da Bloomberg è 161,5 euro, con un potenziale rialzista del 7,1 per cento.
Quotazione di riferimento: 150,75 euro
+11,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 167,70 euro;
+8,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 163,60 euro;
+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 160,00 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 155,50 euro;
-2,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 147,85 euro;
-5,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 143,45 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 138,60 euro;
-10,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 133,90 euro.