Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +0,4%, al di sopra del corrispondente europeo (-0,2%) ma inferiore rispetto al Ftse Mib (+0,6%).
Seduta perlopiù positiva per le borse europee, nonostante il dato deludente sull’indice Zew di aprile. Negli Usa il report di marzo sull’inflazione ha evidenziato un’accelerazione, seppur apparentemente ritenuta non sufficiente ad indurre un cambio di politica monetaria da parte della Fed. Intanto la Fda ha sospeso le somministrazioni del vaccino di Johnson & Johnson in via precauzionale.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 103 punti base, poco mosso, con il rendimento del decennale italiano allo 0,74%.
Tornando alle società del comparto utility, tra le big hanno fatto meglio Hera ed Enel (+0,5% entrambe).
Il Gruppo Feralpi, uno dei principali produttori europei nel settore siderurgico, ha scelto Enel X per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive.
Snam (+0,3%) ha comunicato gli esiti dell’offerta in opzione e prelazione rivolta agli azionisti di Snam che non hanno esercitato il diritto di recesso conseguente alla modifica dell’oggetto sociale approvata dall’Assemblea straordinaria degli Azionisti il 2 febbraio 2021.
In flessione Italgas (-0,5%).
Tra le mid, denaro in particolare su Iren (+2,1%). La Città Metropolitana di Torino, attraverso un reverse ABB ha acquistato il 2,5% della multiutiliy a 2,53 euro per azione, per un controvalore complessivo di 82,2 milioni.
Infine, tra le small, positive algoWatt (+1,8%) e Edison (+0,5%), i cui azionisti di risparmio hanno confermato Luciano Duccio Castelli quale rappresentante comune.