Analisi tecnica (Mid Cap) – Autogrill: quadro grafico di breve periodo deteriorato

Dopo aver raggiunto lo scorso 31 marzo il massimo relativo intraday a 7,40 euro, le quotazioni dei titoli del primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia hanno prima perso momentum, e poi hanno inanellato nelle ultime cinque sedute (compresa quella odierna) altrettante chiusure negative. Con questo movimento ribassista i corsi delle azioni Autogrill hanno decisamente peggiorato il quadro grafico di breve periodo, mentre nel medio periodo è rimasto ancora intatto il trend rialzista.

Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto di un primo supporto statico posizionato a 6,65 euro potrebbe, quindi, aumentare ulteriormente la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Gianmario Tondato, con possibile rapida discesa fino al successivo supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio periodo), individuabile a 6,37 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, il conseguente deterioramento del quadro grafico anche di medio periodo (a neutrale dal precedente positivo) potrebbe far scivolare i corsi delle azioni Autogrill verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 6,14 euro, al di sotto del quale il successivo target è 5,85 euro.

Un primo segnale positivo per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, potrebbe arrivare dal rapido ritorno sopra una prima resistenza statica posizionata a 6,938 euro. In questo scenario positivo i corsi delle azioni Autogrill potrebbero tentare un veloce recupero fino alla successiva barriera individuabile a 7,20 euro. L’eventuale breakout di questo livello potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo dalla famiglia Benetton verso il sopracitato top a 7,40 euro, con successivo target a 7,60 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Autogrill è pari a +23,2% (-41,4% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 10 analisti rilevati da Bloomberg è 5,45 euro, con un potenziale ribassista del 19,1 per cento.

Prezzo di chiusura: 6,74 euro 

+12,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,60 euro;

+9,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,40 euro;

+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 7,20 euro;

+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,938 euro;

 

-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,65 euro;

-5,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,37 euro;

-9,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,14 euro;

-13,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,85 euro.