Il cda di CdR Advance Capital ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2020, chiuso con una perdita netta di 106 mila euro (-1,2 milioni nel 2019).
Nel trascorso esercizio la società, a seguito della scissione delle più parte del proprio patrimonio a favore di Borgosesia, efficace dal 23 dicembre 2019, è rimasta inattiva nell’attesa di individuare nuovi business e ciò coerentemente con la propria natura di “società di investimento” ai sensi del regolamento emittenti AIM sul quale risultano quotate le proprie azioni di categoria A ancorché le stesse, in attesa di quanto sopra, risultino sospese dalle negoziazioni a tempo indeterminato”, spiega una nota.
“Il bilancio è stato redatto con criteri di continuità ritenendo allo stato ragionevole il ritorno della società, in tempi brevi, alla piena operatività ed essendo la perdita esclusivamente ascrivibile ai seppur contenuti costi fissi di gestione”, aggiunge la nota.
Nella stessa seduta il cda ha inoltre determinato il NAV delle azioni di classe A in misura pari ad 0,0034 euro.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la società presenta liquidità finanziaria netta per 128 mila euro.
L’andamento della gestione per l’esercizio in corso risulterà significativamente influenzato
dai tempi entro i quali il management della società concluderà le attività volte al riposizionamento del business della stessa e dai risultati da questo prodotto.
Si evidenzia inoltre come i dati del bilancio di CdR e del gruppo siano tutt’ora in corso di
verifica da parte della società di revisione Deloitte & Touche SpA la cui attività non ha
evidenziato ad oggi criticità di sorta.