Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato lo 0,1%, registrando una performance inferiore rispetto al corrispondente indice settoriale europeo (+0,8%) ma migliore del principale indice di Milano (-0,2%).
L’attenzione dei mercati resta rivolta principalmente ai risultati corporate e ai segnali di ripresa dell’economia, oltre che all’evoluzione delle campagne vaccinali. Negli Usa sono state diffuse le trimestrali di Bank of America, Citigroup e Blackrock, mentre dall’agenda macro sono giunte le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (576 mila, inferiori alle attese) e i dati su vendite al dettaglio (+9,8% a marzo) e produzione industriale (+1,4%) di marzo. Dati che confermano il miglioramento dell’outlook economico, grazie anche agli stimoli monetari e fiscali che stanno supportando la ripresa e il rally dell’azionario. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha confermato nuovamente il sostegno all’economia, chiarendo che la banca centrale ridurrà progressivamente gli acquisti di titoli molto prima di alzare i tassi di interesse e che i policy makers sono ancora lontani dal considerare tale ipotesi.
Seduta a due velocità per le big cap del comparto Infrastrutture e Torri con Inwit a +2,1% e Atlantia a -0,7%. Quest’ultima riunirà il Cda in giornata per valutare se sottoporre a un’assemblea degli azionisti, da convocare a maggio, l’offerta del consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti per la controllata Autostrade per l’Italia. Alcuni azionisti della holding infrastrutturale, in particolare alcuni fondi, vorrebbero che la proposta di Cdp e dei suoi alleati venisse migliorata di 0,4 miliardi, da 9,1 a 9,5 miliardi, secondo quanto riportato da fonti di stampa.
Per quanto riguarda ASTM e l’OPA lanciata da NAF2, si segnala che la golden power non sarà esercitata.
FERROVIENORD, controllata interamente da FNM (+5,2%), e Alstom hanno sottoscritto – nell’ambito di un Accordo Quadro stipulato a novembre 2019 – il secondo contratto applicativo per la fornitura di ulteriori 20 treni “Donizetti” a media capacità per il servizio ferroviario regionale, per un importo di 125 milioni di euro. Questi convogli si aggiungono ai 31 già previsti dal primo contratto applicativo, firmato contestualmente all’Accordo Quadro.