Mercati Usa – Previsto ulteriore allungo su nuovi record in avvio

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,2-0,3%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street proseguendo la corsa su nuovi massimi insieme all’azionario globale dopo che i dati sul Pil cinese hanno alimentato l’ottimismo sulla ripresa post pandemia.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, toccando nuovi record storici in scia ai dati superiori alle attese sulle vendite al dettaglio Usa e dal calo delle richieste di sussidi di disoccupazione sui minimi post Covid.

A ciò si sono aggiunti i risultati trimestrali positivi di Bank of America e Citigroup che, come accaduto per Goldman Sachs, JP Morgan e Wells Fargo, hanno beneficiato della crescita dell’investment banking.

Il Nasdaq ha guadagnato l’1,3% varcando la soglia dei 14.000 punti, lo S&P 500 è salito dell’1,1% e il Dow Jones ha segnato un +0,9% superando quota 34.000 punti.

L’azionario ha raggiunto nuovi massimi assoluti sostenuto dal recupero della crescita economica, dalla fiducia su un continuo supporto alla ripresa da parte delle banche centrali e dalle aspettative di un forte rimbalzo dei risultati societari.

Sul fronte macro, i dati sull’economia cinese hanno ridato impeto al cosiddetto reflation trade, con il Pil del primo trimestre 2021 cresciuto del 18,3% rispetto allo scorso anno, quando l’attività era crollata a causa dell’emergenza sanitaria.

A ciò si aggiungono i solidi risultati corporate diffusi fino ad ora, con gli investitori che cercheranno ulteriori conferme con l’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali la prossima settimana che vedrà la diffusione dei conti di circa 80 membri dello S&P 500.

Prima dell’apertura, invece, ha presentato i risultati Morgan Stanley, l’ultima tra le grandi banche a stelle e strisce, evidenziando un incremento di ricavi e utili superiori alle attese. In particolare, i ricavi sono cresciuti del 61% a 15,7 miliardi di dollari (14,1 miliardi il consensus) e l’Eps è più che raddoppiato a 2,19 dollari (1,70 dollari il consensus).