Creval – Il cda giudica non congruo il nuovo corrispettivo dell’Opa

Il cda di Creval, riunitosi in data odierna per esaminare il comunicato di incremento del corrispettivo pubblicato da Crédit Agricole Italia in data 14 aprile 2021, ha approvato l’aggiornamento del comunicato dell’emittente relativo all’Opa volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Creval.

Il board di Creval ha preso atto ed apprezzato che, anche a seguito delle osservazioni
e valutazioni espresse nel comunicato dell’emittente, l’offerente ha incrementato il corrispettivo a 12,20 euro (cum dividendo) per azione Creval portata in adesione all’offerta.

Il cda evidenzia che in data 28 marzo 2021 gli advisor finanziari BofA e Mediobanca hanno rilasciato, ai fini ed in occasione dell’approvazione del comunicato dell’emittente, le
rispettive fairness opinion in merito alla congruità del corrispettivo offerto da Crédit Agricole Italia, le cui considerazioni valutative e conclusioni rimangono sostanzialmente valide e confermate.

Il board, pur ribadendo che l’integrazione di Creval con il gruppo Crédit Agricole Italia possa generare benefici per gli stakeholder coinvolti, rileva che l’aumento del corrispettivo a 12,20 euro (cum dividendo) non riconosca ancora in maniera adeguata il valore della banca e non sia, pertanto, di per sé sufficiente a mutare le precedenti considerazioni e valutazioni.

Il cda rileva inoltre che il pagamento da parte di Crédit Agricole Italia di un corrispettivo addizionale pari a 0,30 euro per ciascuna azione Creval (che porterebbe il corrispettivo complessivo a 12,50 euro) è comunque condizionato al raggiungimento da parte di Crédit Agricole Italia di una partecipazione superiore al 90% del capitale di Creval, pur rappresentando un apprezzabile ulteriore riconoscimento in favore degli azionisti che
avvicinerebbe l’offerta ai valori minimi identificati dagli advisor finanziari.

Invero, l’offerente ha subordinato il pagamento di tale corrispettivo addizionale al raggiungimento di una soglia molto alta del capitale sociale di Creval (tra l’altro maggiore della soglia a cui l’offerente ha condizionato l’efficacia dell’offerta, pari al 66,67%, parzialmente rinunciabile fino al 50%+1 azione Creval), rendendo, pertanto, incerto il riconoscimento di tale componente incrementale di corrispettivo.

La struttura dell’offerta pare quindi inidonea a consentire, in sede di adesione, una valutazione certa dell’ammontare complessivo offerto da Crédit Agricole Italia da parte degli azionisti, ai quali non è riservata una simmetrica facoltà di condizionare l’adesione al pagamento di tale corrispettivo addizionale.