Utility (+0,2%) – Denaro su A2A (+1,2%),Terna (+0,9%) ed Hera (+0,8%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +0,2%, in linea con il corrispondente europeo (+0,2%) e al di sopra del Ftse Mib (-0,2%).

Chiusura contrastata per le borse europee, con l’attenzione degli investitori concentrata sulla ripresa economica e sulla lotta al virus. Negli Usa prosegue la stagione di trimestrali, che entra nel vivo questa settimana con circa 80 società dello S&P500 a riportare i conti. Attesa per giovedì la riunione della Bce, da cui non dovrebbero emergere cambiamenti rilevanti.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia lievemente a 102 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,79%.

Tornando alle società del comparto utility, tra le big ha fatto meglio A2A (+1,2%) ha inviato all’attenzione dei soci di minoranza di LGH, che detengono complessivamente il 49% del capitale, la proposta preliminare di fusione di LGH. La proposta prevede che al termine dell’operazione di fusione i soci di minoranza di LGH deterranno il 2,75% di capitale di A2A.

Seguono Terna (+0,9%) ed Hera (+0,8%).

Tra le mid, in coda Alerion Clean Power (-0,8%) che dal 12 al 16 aprile 2021 ha acquistato circa 15mila azioni proprie per un controvalore complessivo di 191mila euro.

Tra le small, continua il denaro su Seri Industrial (+6,3%).

Infine, a marzo 2021, secondo quanto rilevato da Terna, la domanda elettrica in Italia è stata pari a 26,7 miliardi di kWh (+0,6% rispetto a marzo 2019; +11,8% rispetto a marzo 2020). La produzione nazionale netta (22,6 miliardi di kWh) ha registrato un incremento del 12% rispetto a marzo 2020. In aumento le fonti fotovoltaica (+19,5%), termoelettrica (+12,5%), idrica (+11%) ed eolica (+5,6%). In calo solamente la produzione geotermica (-4,6%).