Aeroporto di Bologna – 2020 in grande sofferenza per effetto Covid-19

L’impatto della pandemia si abbatte sui risultati economici e finanziari del gruppo che chiude il 2020 con un deficit di 13,6 milioni, rispetto ai 21 milioni di utile del 2019. L’effetto della forte riduzione del traffico passeggeri (-73%) ha determinato la caduta dei ricavi a 67,5 milioni (-46%). Debacle anche a livello di margini operativi con Ebitda ed Ebit in rosso rispettivamente per 4 milioni circa (positiva per 45 milioni nel 2019) e oltre 17 milioni (positiva per 31milioni nel 2019). La posizione finanziaria netta inverte il segno presentando un indebitamento pari a 30 milioni per lo straordinario assorbimento di liquidità. Per il 2021 le previsioni non sono ottimistiche e per un ritorno ai volumi di traffico pre-Covid 19 si potrebbe attendere il 2024-25.

Modello di Business

Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è la società che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese, uno dei maggiori aeroporti in Italia per numero di destinazioni internazionali servite.

Le attività prestate dai gestori aeroportuali possono essere distinte in aviation e non aviation. La prima comprende principalmente attività di gestione, manutenzione e sviluppo degli aeroporti, nell’ambito della quale si collocano i controlli di sicurezza e di vigilanza, oltre alla fornitura di servizi aeronautici ai passeggeri e agli utenti e operatori aeroportuali e all’attività di marketing per lo sviluppo del traffico passeggeri e merci. La seconda comprende principalmente attività di sviluppo delle potenzialità immobiliari e commerciali degli aeroporti.

Coerentemente con la tipologia delle attività prestate, il gruppo gestisce lo scalo attraverso le Strategic Business Unit (SBU): SBU Aviation; SBU Non Aviation.

Ultimi Avvenimenti

A inizio febbraio 2021 l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha approvato in via definitiva il Masterplan dell’aeroporto di Bologna, contenente il programma degli interventi di potenziamento infrastrutturale al 2030. Il gestore aeroportuale viene così legittimato da Enac a operare per tutte le attività attinenti l’attuazione delle opere previste nel Masterplan, compresa l’acquisizione delle aree di espansione del sedime aeroportuale. Gli investimenti dedicati alla capacità delle infrastrutture aeroportuali aereonautiche saranno supportati dal meccanismo di regolamentazione tariffaria in essere nel settore aeroportuale italiano e saranno realizzati sulla base delle fasi progettuali intermedie che, con approccio improntato alla sostenibilità, saranno rivalutate in stretto confronto con ENAC.

La realizzazione per le fasi del Piano di Sviluppo avverrà con risorse finanziarie in parte già disponibili e con ulteriori risorse finanziarie che il Gruppo intende reperire nei prossimi anni.

Conto Economico

Il settore del trasporto aereo è stato tra quelli maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia. Rilevante infatti la contrazione del traffico aereo e dei correlati ricavi del gestore aeroportuale bolognese, solo in parte mitigata dalle misure di contenimento dei costi attuate dal gruppo. I ricavi consolidati si sono fermati a 67,5 milioni, segnando una diminuzione del 46% rispetto ai 125,1 milioni del 2019.

La negativa performance si è riflessa sull’Ebitda che si tinge di rosso per 3,9 milioni, rispetto ai 45 milioni circa di utile del 201, anche in presenza di una maggiore rigidità delle spese, in considerazione degli elevati costi fissi che caratterizzano i gestori aeroportuali.

In deficit anche l’Ebit per 17 milioni (utile di 31 milioni nel 2019), spesati ammortamenti invariati a 10,6 milioni e minori accantonamenti a 2,8 milioni (-14%) e riferiti in prevalentemente al fondo rinnovo infrastrutture aeroportuali.

L’esercizio chiude pertanto con una perdita di 13,6 milioni rispetto ai 21 milioni circa di utile di un anno prima.

Breakdown Ricavi

A seguito della contrazione del traffico i ricavi per servizi aeronautici diminuiscono del 65,9% a 21,5 milioni e quelli non aeronautici del 65,2% a 15,4 milioni, anche per effetto delle chiusure degli esercizi commerciali e della riduzione dei canoni fissi accordata dal gestore ai subconcessionari.

Aumentano invece i ricavi per servizi di costruzione (+79% a 29,4 milioni) per maggiori investimenti realizzati sia nel settore aviation che in quello non aviation. Infine, gli altri ricavi segnano un calo del 3,9% a 1,1 milioni principalmente per i minori introiti da conduzione aree aeroportuali.

Dati di traffico

Le restrizioni dovute alla pandemia hanno condizionato il traffico passeggeri crollato (-73,4% a 2,5 milioni), riportando il numero del livello al 1997. I movimenti sono stati pari a 30.139, in riduzione del 60,9% rispetto al 2019, con un load factor medio (rapporto tra passeggeri trasportati e posti offerti) diminuito al 60,5% dall’81,5% del 2019. La forte contrazione dei volumi di traffico registrata tra marzo e giugno e, successivamente negli ultimi quattro mesi, ha interessato tutte le componenti di traffico.

Il traffico cargo nel 2020 rappresenta la componente che ha reagito meglio alla crisi pandemica, con una diminuzione contenuta all’11,2% a 43.377.968 Kg.

Nonostante il calo dei passeggeri in tutte le principali destinazioni collegate con lo scalo bolognese, nel 2020 sono state raggiungibili direttamente da Bologna 107 destinazioni, rispetto alle 120 del 2019.Nel complesso il traffico internazionale (-77%) nella passata gestione ha sofferto maggiormente dello scoppio e della diffusione della pandemia, rispetto al traffico domestico (-59%), a causa del clima di incertezza in termini di vincoli ed obblighi introdotti alla libera circolazione per la tutela della salute.

Stato Patrimoniale

La perdita consuntivata nel 2020 ha determinato la riduzione del patrimonio netto a 164,5 milioni, dai 178,2 milioni del 2019. La posizione finanziaria netta è negativa per 30,4 milioni, rispetto ai 10,5 milioni di liquidità del 2019, per l’assorbimento straordinario di liquidità connessa alla crisi, ma anche per gli investimenti effettuati nel periodo pari a 29 milioni ( 17,4 milioni del 2019).

Per fronteggiare le maggiori esigenze di cassa, la capogruppo ha acceso finanziamenti garantiti SACE per 58,9 milioni.

Ratio

Nel biennio 2018-2019 i principali indicatori economici e patrimoniali non sono significativi in presenza di liquidità finanziarie nette, così come nel 2020 non è significativo l’indicatore del ripagamento del debito a seguito della perdita registrata a livello di margine operativo lordo. Particolarmente contenuto e pari a 0,2x il rapporto di indebitamento a fine 2020.

L’indicatore del ritorno per gli azionisti, pari al 10,3% e all’11,7% rispettivamente nel 2018 e 2019, nel 2020 non è significativo per la perdita conseguita nel periodo.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le restrizioni dovute alla pandemia continuano a condizionare il traffico dell’Aeroporto di Bologna, ne è conferma il calo sia dei passeggeri registrato nei primi tre mesi dell’anno (-85% a 209.802) sia dei movimenti (-75,7% a 3.100). Il settore cargo con l’aumento dell’10,9% a 9.077 tonnellate di merce trasportata si conferma quello che sta reagendo meglio alla crisi pandemica.

Ma se il 2020 è stato orribile, per il 2021 le previsioni non sono ottimistiche. “Alcuni studi di settore ipotizzano, nei prossimi anni, una ripresa non graduale e lineare del traffico, quanto piuttosto un andamento più altalenante dei volumi, che potrebbero risentire di una situazione disomogenea nella diffusione dei contagi nei singoli paesi e di una altrettanto disomogenea positiva incidenza delle campagne vaccinali. Allo stato attuale vi è una generale convergenza su un’ipotesi di recupero completo del traffico pre-Covid19 non prima del 2024-25”.

Borsa

Nell’ultimo anno il titolo ha registrato un rialzo del 18%, sottoperformando l’indice Ftse Star, il cui guadagno è stato pari al 53%.

Le azioni del gestore aeroportuale, che oggi prezzano 9,9 euro, sono scese a 5,6 euro il 30 ottobre (minimo storico) recuperando successivamente il terreno perso risalendo a 10,6 euro lo scorso 7 aprile, fermo poi ritracciare nei giorni successivi.