Nel primo trimestre 2021 Brunello Cucinelli ha realizzato vendite nette pari a 164,6 milioni, in crescita del 7% a cambi costanti (+5,1% a cambi correnti).
Dal lato geografico il mercato europeo ha apportato ricavi per 50,9 milioni (30,9% sul totale), con un aumento del 3,9%.
Nel mercato americano il fatturato è stato pari a 48,6 milioni (29,5% sul totale), con una calo del 4,8% mentre in quello asiatico i ricavi si sono attestati a 41,6 milioni (25,3% sul totale), con un incremento del 28,9%.
In Italia le vendite sono state pari a 23,6 milioni (14,3% sul totale), con una diminuzione del 3,6%.
Dalla ripartizione per canale distributivo il retail ha apportato 73,5 milioni (44,6% sul totale), con una crescita dell’11,5%, mentre quello wholesale ha registrato vendite per 91,1 milioni (55,4% sul totale), segnando un +0,4% rispetto ai 90,8 milioni al 31 marzo 2020.
Riguardo l’outlook, per il 2021, la società conferma le stime di crescita tra il +15% e il +20% rispetto al 2020, con un incremento dal +3% al +7% rispetto al 2019.
Cucinelli stima che il percorso di crescita proseguirà nel biennio successivo, con un aumento del fatturato intorno al +10% sia per il 2022 che per il 2023 e ritiene che la società, dopo la parentesi del 2020, possa riallinearsi agli obiettivi del primo quinquennio (2019-2023) del piano decennale 2019-2028, con un raddoppio previsto del fatturato nel 2028 a circa 1,1 miliardi di ricavi.