Analisi tecnica (Ftse Mib) – Eni: promettente base di accumulazione sopra 10 euro

Da inizio marzo le quotazioni dei titoli del colosso italiano dell’energia oscillano tra il massimo relativo intraday del 2021 a 10,66 euro e il supporto statico posizionato a 9,883 euro. La fase laterale in esame dei corsi delle azioni Eni che si è sviluppata al di sopra della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 9,944 euro, e all’interno di un quadro grafico moderatamente positivo potrebbe così essere interpretata come il tentativo di costruire una base di accumulazione per un nuovo impulso rialzista.

A questo scopo un primo segnale positivo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato Claudio Descalzi potrebbe essere rappresentato dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 10,408 euro, con possibile veloce allungo verso la parete superiore della sopracitata fase laterale a 10,66 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, i corsi delle azioni Eni potrebbero riprendere con forza l’uptrend di medio periodo, mettendo rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 11,052 euro, con successivo target a 11,34 euro.

L’eventuale cedimento del sopracitato supporto statico, ma anche dinamico, posizionato a 9,883 euro, al contrario, implicherebbe il deterioramento del quadro grafico di breve a negativo da neutrale per le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore Oil&Gas, con possibile discesa fino al successivo supporto statico individuabile a 9,548 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Eni potrebbero dirigersi verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 9,274 euro, al di sotto del quale il successivo target è 9,044 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Eni è +19% (-38,3% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 33 analisti rilevati da Bloomberg è 11,26 euro, con un potenziale rialzista del 10,7 per cento.

Prezzo di chiusura: 10,168 euro

+11,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,34 euro;

+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 11,052 euro;

+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,66 euro;

+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,408 euro;

-2,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,883 euro;

-6,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,548 euro;

-8,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,274 euro;

-11,1% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,044 euro.