L’assemblea di Banca Generali ha approvato il bilancio individuale dell’esercizio 2020, che si è chiuso con un utile netto di 289,2 milioni (248,4 milioni nel 2019). A livello consolidato, l’utile netto si è attestato a 274,9 milioni (272,1 milioni nel 2019).
L’assemblea ha stabilito di distribuire dividendi cash per complessivi 385,6 milioni, pari a 3,30 euro per azione e corrispondenti ad un pay-out del 70,5%, calcolato sugli utili cumulati consolidati degli esercizi 2019 e 2020.
I dividendi sono costituiti in una parte ordinaria, a valere sull’utile dell’esercizio 2020, fino ad un ammontare massimo di 289,2 milioni, e in una parte straordinaria per 96,4 milioni, prelevata dalle riserve di utili a nuovo di esercizi precedenti.
I dividendi saranno posti in pagamento con le seguenti modalità: 2,70 euro per azione da
corrispondersi nella finestra temporale dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 e 0,60 euro per
azione da corrispondersi nella finestra temporale dal 15 gennaio al 31 marzo 2022.
Le suddette distribuzioni sono subordinate alla verifica da parte del cda:
- dell’assenza di limiti e condizioni dettati dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d’Italia che possano confliggere ovvero limitare la distribuzione come sopra determinata e, in ogni caso, in conformità alle disposizioni e agli orientamenti di vigilanza tempo per tempo vigenti;
- al mantenimento di un Total Capital ratio individuale e consolidato superiore ai minimi regolamentari individuati nello Srep, incrementati di un buffer di 1,7% corrispondenti rispettivamente al 9,7% e al 13,5 per cento.
Al cda è stato conferito il potere di verificare l’avveramento delle suddette condizioni, con conseguente pagamento agli azionisti (ove le suddette condizioni si siano verificate) o riattribuzione dei relativi ammontari a riserva di patrimonio (in caso di mancato verificarsi delle condizioni).
L’assemblea ha poi nominato il nuovo cda che rimarrà in carica per tre esercizi, fino
all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. Il board è composto da: Antonio Cangeri (presidente), Gian Maria Mossa, Azzurra Caltagirone, Cristina Rustignoli, Lorenzo Caprio, Roberta Cocco, Massimo Lapucci, Annalisa Pescatori e Vittorio Emanuele Terzi.
Il neo cda ha provveduto ad attribuire le cariche sociali, confermando Gian Maria Mossa Ad.
A Mossa, che mantiene anche il ruolo di direttore generale, sono stati quindi attribuiti in continuità i poteri necessari allo svolgimento dell’incarico. Il cda ha poi costituito i comitati endoconsiliari.