Credit Suisse ha archiviato il primo trimestre 2021 con una perdita netta pari a 252 milioni di franchi svizzeri (utile netto di 1.314 milioni di franchi nel periodo di confronto).
Il risultato ha risentito dall’aumento degli accantonamenti delle perdite su crediti da 568 milioni a 4,4 miliardi di franchi a causa delle perdite registrate dal default di un hedge fund (Archegos).
“Il tutto ha compensato la performance positiva nei settori del wealth management e dell’investment banking”, ha spiegato la banca svizzera.
I ricavi si sono fissati a 7,57 miliardi di franchi svizzeri (+31% rispetto al primo trimestre 2020), a causa della crescita del giro di affari dell’International Wealth Management Division e dell’Investment Banking.
A fine marzo 2021 il CET1 si è attestato al 12,2%, e, per irrobustire questo indicatore, l’istituto elvetico procederà con un rafforzamento patrimoniale tramite il collocamento di 203 milioni di azioni tramite due serie di obbligazioni convertibili. L’obiettivo è arrivare al 13 per cento.