Wall Street non ci sta ed inverte subito la rotta mettendo a segno recuperi intorno al punto percentuale che riproietta gli indici non lontano dai massimi storici.
Dow Jones e S&P500 salgono entrambi dello 0,9%, il Nasdaq del 1,1% ed il Russell del doppio (+2,3%). VIX in calo di oltre sei punti percentuali a quota 17,5
In evidenza Tesla (+3,5%) che ignora le contestazioni in terra cinese, mentre Netflix recupera qualcosa rispetto alla caduta della sera precedente (-10%) in seguito ai risultati deludenti, ma cede comunque oltre il sette per cento.
Seduta tranquilla sul mercato obbligazionario con rendimenti stabili. Il Tbond sale di due punti base al 1,56%.
Continua invece il terremoto tra le materie prime ed in particolare tra quelle agricole. Anche ieri infatti, rame e soia hanno guadagnato due punti percentuali ed il mais addirittura tre anche in seguito alla continua siccità nella parte sud occidentale del Paese.
In rialzo anche rame (+2%) ed i metalli preziosi. Nuovo record del Palladio (+4,5%) che sfiora i 2.900 dollari, mentre si invola anche l’argento (+3%); fatica invece ancora l’oro che avanza meno di un punto percentuale e non riesce a superare la soglia dei 1.800 dollari l’oncia.
In controtendenza solo il petrolio che scivola a 61 dollari al barile, dopo un tentativo di rimbalzo a metà seduta al di sopra dei $62, perdendo oltre due punti percentuali con un calo accentuato anche dall’esito delle scorte domestiche settimanali superiori alle previsioni.
Dollaro in lieve recupero a 1,201 nei confronti della moneta unica.


























