Il Ftse Italia Banche chiude sulla parità e al di sotto all’analogo indice europeo (+0,4%), non impedendo al Ftse Mib (+1%) di chiudere in rialzo.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia il focus è sul prossimo scostamento di bilancio (40 miliardi) da destinare al sostegno di famiglie e imprese e sugli obiettivi del nuovo Def.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 100 pb, sul comparto bancario sono prevalse di poco le vendite.
Sul Ftse Mib acquisti su Bper (+0,2%), che ha visto l’insediamento del nuovo vertice, mentre frena UniCredit (-0,7%), in attesa di capire la strategia del neo Ad Andrea Orcel, di cui è stato smentito un incontro con il Ceo di Banco Bpm (+0,9%), Giuseppe Castagna, nell’ottica di una potenziale fusione.
Sul Mid Cap tiene Mps (+0,3%), con il Governo che dovrebbe esaminare il dossier sulla privatizzazione nelle prossime settimane, mentre frena Creval (-1,6%), con l’Opa promossa da Crédit Agricole Italia che si chiude oggi.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo. In luce Banca Finnat (+1,7%), mentre chiude invariata Banca Profilo (0,0%), con Arepo BP e Banor Sim che hanno interrotto la trattativa per la quota di controllo.