Clabo ha chiuso il primo trimestre 2021 con vendite nette in aumento del 9,2% grazie alle buone performance di tutte le 3 società. I ricavi, invece, sono cresciuti del 4,9% a 12 milioni, evidenziando un incremento inferiore rispetto alle vendite nette in conseguenza del forte aumento delle scorte registrato a marzo 2020, quando l’esplosione dell’evento pandemico provocò il mancato ritiro di un ammontare significativo di ordini da parte della clientela.
Nel corso del mese di marzo 2021 la società Howard McCray ha contabilizzato il contributo governativo derivante dal programma “PPP” di sussidi previsto per le aziende negli Stati Uniti per un totale di 0,7 milioni di euro.
L’Ebitda è più che triplicato da 0,6 milioni a 1,9 milioni, grazie alla decisa azione di riduzione dei costi di struttura avviata nel corso del 2020, al miglioramento della marginalità sul mix dei prodotti venduti ed al contributo governativo statunitense “PPP”.
L’Ebitda margin è salito al 16,2%, in miglioramento non solo rispetto al 5,3% del primo trimestre 2020 ma anche rispetto al 12,5% del primo trimestre 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 38,1 milioni, in lieve aumento rispetto ai 37,5 milioni al 31 dicembre 2020 a causa della crescita del capitale circolante netto di 1,2 milioni in conseguenza dell’aumento dei volumi di vendita rispetto al quarto trimestre 2020.
Infine, gli ordini confermati nei primi tre mesi dell’anno sono aumentati del 21,6% a 14,3 milioni, ancora però inferiori rispetto ai 15,8 milioni del primo trimestre 2019.
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