Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore automotive:
Giornata negativa per le principali borse europee. Il Ftse 100 perde lo 0,3%, il Ftse Mib cede lo 0,4%, mentre il Dax di Francoforte arretra dello 0,5%. A Wall Street Nasdaq a +0,8%, S&P 500 a +0,5%, Dow Jones a +0,2%.
Daimler ha chiuso il primo trimestre con vendite in crescita del 13% a 728.600 veicoli, considerando auto e altri mezzi di trasporto. In crescita del 10% i ricavi a 41,01 miliardi, mentre l’utile netto è balzato da 168 milioni a 4,37 miliardi. In seguito a tali dati Daimler ha alzato le proprie stime per l’intero esercizio in termini di margini sulle vendite. Per la divisione Mercedes il dato è atteso tra il 10 e il 12%, per i camion e gli autobus tra il 6 e il 7%, per la divisione “Mobility” tra il 14 e il 15%.
Continental si aspetta di registrare dei risultati sopre le attese nel primo trimestre dell’anno, con i dati preliminari che indicano un aumento delle vendite e dell’ebit margin adjusted. Nello specifico, le vendite del produttore tedesco di componenti auto
dovrebbero attestarsi a 10,26 miliardi nel trimestre, a fronte dei 9,91 miliardi generati nello stesso periodo del 2020. L’ebit margin adjusted è atteso invece all’8,1% rispetto al 4,4% dell’anno precedente. Continental si aspetta un free cash flow al lordo degli effetti di acquisizioni e scorporo di 670 milioni, contro gli 87 milioni dell’anno prima. Inoltre il Gruppo prevede che l’aumento delle spese di ricerca e sviluppo nell’area “Mobilità Autonoma e Sicurezza” avrà un effetto maggiore nei trimestri successivi. Continental presenterà i risultati del primo trimestre il 6 maggio.
Il nuovo amministratore delegato di Intel, Pat Gelsinger, ha dichiarato che, considerando la scarsità nella disponibilità di chip e l’immenso investimento necessario per soddisfare la domanda, per l’industria auto la carenza di semiconduttori potrebbe persistere per altri due anni. A riguardo il Presidente americano Biden la scorsa settimana ha partecipato ad un incontro con i dirigenti delle case automobilistiche e delle società tech per discutere del piano di spesa per infrastrutture da 2,3 trilioni di dollari, piano che prevede di rafforzare l’industria domestica della costruzione di chip.