Dal massimo relativo intraday dello scorso 6 aprile a 9,818 euro le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di tubi e nella fornitura di servizi principalmente nel settore Oil&Gas hanno avviato un movimento discendente che nelle ultime quattro sedute si è fermato a ridosso della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 8,937 euro. Il downtrend in esame dei corsi delle azioni Tenaris s’inserisce all’interno di un quadro grafico sostanzialmente neutrale nel medio periodo, mentre la tendenza di fondo – misurata a partire dallo scorso 29 ottobre – è ancora rialzista.
In questo contesto, il cedimento di un primo supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio/lungo periodo), posto a 8,716 euro potrebbe favorire una nuova accelerazione del trend ribassista in corso, con possibile scivolone delle quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca fino al successivo supporto statico individuabile a 8,402 euro. Il conseguente deterioramento del quadro grafico in tutti gli orizzonti temporali potrebbe poi far scivolare i corsi delle azioni Tenaris verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo posizionabile a 8,12 euro, al di sotto del quale il successivo target è 7,76 euro.
Lo scenario negativo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo italo-argentino, al contrario, potrebbe essere accantonato con il superamento di una prima resistenza statica posta a 9,06 euro in quanto il conseguente alleggerimento della pressione dei venditori potrebbe favorire uno slancio fino alla successiva barriera individuabile a 9,356 euro. Nel caso poi di rottura al rialzo di questo livello, il miglioramento del quadro grafico di breve periodo (a neutrale dal precedente positivo) potrebbe consentire ai corsi delle azioni Tenaris di mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 9,578 euro, con successivo target a 9,972 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Tenaris è +34,1% (-34,1% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 12 analisti rilevati da Bloomberg è 9 euro, con un potenziale rialzista dell’1,4 per cento.
Prezzo di chiusura: 8,88 euro
+12,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,972 euro;
+7,9 % è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,578 euro;
+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,356 euro;
+2,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,06 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,716 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,402 euro;
-8,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,12 euro;
-12,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,76 euro.