Mercati – Apertura poco mossa, a Milano in calo Leonardo

Apertura poco mossa per le borse europee, nella prima seduta di una settimana in cui l’attenzione degli operatori sarà rivolta soprattutto al meeting della Federal Reserve e ai risultati delle big tech a stelle e strisce.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 24.3970 punti. In lieve ribasso il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), mentre il Dax avanza dello 0,2%.

Il focus dei mercati è concentrato in particolare sulla riunione della Fed in programma tra domani e mercoledì, sebbene i policy makers abbiano più volte ribadito di non avere fretta nell’allentare la politica monetaria ultra espansiva anche con il rimbalzo dell’economia.

Settimana chiave, inoltre, sul fronte trimestrali americane con i conti delle big tech Usa, che rappresentano quasi la metà della capitalizzazione dello S&P 500. Oggi diffonderà i risultati Tesla, mentre domani sarà il turno di Microsoft e Google, mercoledì Apple e Facebook e giovedì Amazon.

In Italia, invece, oggi il premier Mario Draghi illustrerà il Piano nazionale di ripresa e resilienza alla Camera e domani al Senato per i fondi del Recovery Plan, con l’invio entro fine mese alla Commissione europea che darà il suo parere entro 60 giorni: se sarà favorevole l’Italia riceverà 191,5 miliardi entro il 2026.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è stabile poco sotto quota 1,21, in attesa dell’uscita in mattinata dell’indice Ifo tedesco di aprile sulla fiducia delle aziende. Poco mosso anche il dollaro/yen a 107,8.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 64,7 dollari e il Wti (-1%) a 61,5 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 104 punti base con il rendimento italiano allo 0,79%, dopo che venerdì Standard & Poor’s ha confermato il rating sull’Italia a BBB con outlook stabile.

Tornando a Piazza Affari, in rosso Leonardo (-2,2%), dopo che sabato il gruppo ha comunicato di aver acquisito da Kkr il 25,1% di Hensoldt, società leader in Germania nell’elettronica per la difesa, per 606 milioni.

Deboli i petroliferi Tenaris (-0,7%) e Saipem (-0,4%), mentre avanzano Inwit (+1%), Cnh (+0,7%), Italgas (+0,6%) e A2A (+0,4%).