Mercati – Mattinata cauta per l’Europa, focus su trimestrali Usa, Fed e dati macro

Variazioni contenute per le principali borse europee e per i futures di Wall Street, nella prima seduta di una settimana ricca di appuntamenti.

A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,1% in area 24.420 punti, sostanzialmente invariato come il Dax di Francoforte (flat), il Ftse 100 di Londra (flat) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). In controtendenza l’Ibex 35 di Madrid a +0,7%. Poco mossi anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura positiva di venerdì, al termine di una settimana incerta.

Nei prossimi giorni l’attenzione degli operatori sarà rivolta soprattutto alla riunione della Federal Reserve e ai risultati delle big tech americane. Oggi diffonderà i risultati Tesla, domani sarà il turno di Microsoft e Google, mercoledì toccherà ad Apple e Facebook e giovedì ad Amazon.

Dalla banca centrale statunitense si attende una conferma della politica monetaria accomodante, nonostante la robusta crescita dell’economia a stelle e strisce emersa anche dagli ultimi dati macro. In tal senso, giovedì sono in calendario i dati sul Pil Usa del primo trimestre, mentre venerdì saranno diffusi quelli omologhi sull’eurozona.

In mattinata è stato pubblicato l’indice IFO tedesco, in lieve aumento a 96,8 punti ma al di sotto delle aspettative.

Nel frattempo, gli operatori continuano a monitorare la diffusione della pandemia e i piani di riaperture delle attività economiche. Nei Paesi sviluppati le campagne di vaccinazione stanno sostenendo la ripresa mentre le economie emergenti, come Brasile e India, continuano a fare i conti con contagi in crescita e nuove restrizioni.

In Italia, il premier Mario Draghi illustra oggi alla Camera (e domani al Senato) il Piano nazionale di ripresa e resilienza per i fondi del Recovery Plan, che entro fine mese verrà inviato alla Commissione europea. Quest’ultima darà il proprio parere entro 60 giorni: se sarà favorevole, l’Italia riceverà 191,5 miliardi entro il 2026.

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,21, mentre il cambio tra biglietto verde e yen arretra leggermente a 107,7.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 64,4 dollari e il Wti (-1,6%) a 61,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 106 punti base con il rendimento italiano in risalita allo 0,81%.

Tornando a Piazza Affari, in coda al Ftse Mib scivola Leonardo (-2,4%) che ha acquisito da Kkr il 25,1% di Hensoldt, società leader in Germania nell’elettronica per la difesa, per 606 milioni.

Deboli Prysmian (-1,7%) e Stellantis (-1,4%), mentre avanzano i bancari Intesa (+1,9%), Unicredit (+1,8%), Mediobanca (+1,8%) e Banco Bpm (+1,5%).