Nella scorsa ottava il Ftse Italia Moda ha ceduto l’1% sottoperformando il corrispondente europeo (-0,1%) ma meglio del Ftse Mib (-1,4%).
In settimana l’attenzione degli investitori si è concentrata sulla ripresa economica e sulla lotta al virus, oltre che sulla stagione di trimestrali.
Riflettori anche sulla riunione della Bce, che ha confermato la politica monetaria e il sostegno all’economia. Sul fronte macro, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa sono state inferiori alle attese, mentre nell’eurozona ad aprile emerge un’espansione record del comparto manifatturiero e un ritorno alla crescita dei servizi.
Moncler (-0,3%), unica big del settore, ha archiviato il primo trimestre 2021 con ricavi consolidati pari a 365,5 milioni, in crescita del 21% a cambi costanti (+18% a cambi correnti) su base annua. Tuttavia il fatturato non ha raggiunto il livello pre-covid, registrando un calo del 2% a cambi costanti (-3% a cambi correnti) rispetto ai primi tre mesi del 2019.
I soci hanno dato il via libera al bilancio 2020 e alla distribuzione di un dividendo pari a 0,45 euro per azione.
Forti acquisti sulle mid. Vola Tod’s (+13,6%) in scia alla notizia che Lvmh è salita al 10% del capitale in accordo con Della Valle. L’assemblea ha approvato il bilancio 2020, autorizzato l’acquisto di azioni proprie per massimo il 20% del capitale e nominato il nuovo CdA.
Cucinelli (+4,5%) nel primo trimestre 2021 ha realizzato vendite nette pari a 164,6 milioni (+7% a cambi costanti; +5,1% a cambi correnti). I soci hanno approvato il bilancio 2020.
L’assemblea degli azionisti di Ferragamo (+3,5%) ha approvato il bilancio 2020 e nominato il CdA per il triennio 2021-23. Il board ha nominato Leonardo Ferragamo presidente non esecutivo, e confermato Michele Norsa vicepresidente esecutivo e Micaela le Divelec Lemmi amministratore delegato. E’ stata perfezionata l’incorporazione di Ferragamo Parfums.
Tra le small svetta Ovs (+15,6%).
Ben comprate anche Geox (+3,7%) – i cui soci hanno approvato il bilancio 2020, buy-back e piano di incentivazione – e BasicNet (+2,1%) che ha staccato un dividendo di 0,06 euro per azione.