Borgosesia ha archiviato il 2020 con un margine lordo delle attività operative pari a 9,4 milioni (+29% a/a).
Il volume della produzione, comprensivo dei riallineamenti a fair value del portafoglio crediti ed immobiliare, si è attestato a 25,8 milioni (+77,9%).
L’Ebitda si è fissato a 6,7 milioni (+35%), mentre l’Ebit è stato pari a 6,4 milioni (+33,1%).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 5 milioni (+88,6%).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la società presenta un indebitamento finanziario netto pari a 19,1 milioni (3,9 milioni a fine anno 2019).
Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,02 euro per ciascuna delle azioni ordinarie e di risparmio in circolazione, in egual misura fra loro. Il dividendo verrà posto in pagamento il 28 luglio 2021, con stacco della cedola il 26 luglio e record date il 27 luglio.
Il cda ha approvato il business plan 2021-2026 che prevede nuovi investimenti per complessivi 131 milioni, per lo più da realizzarsi attraverso l’acquisto di immobili in corso di costruzione, la loro ultimazione e la successiva vendita frazionata.
Il business plan 2021-2026 prudenzialmente non riflette gli effetti derivanti dalle attività di servizi connessi alla gestione di interventi immobiliari realizzati da investitori terzi attraverso, ad esempio, BGS Club Spac o i fondi gestiti, che si intendono comunque incrementare, né dal possibile ampliamento dei target di investimento ad altre tipologie di asset che permettano la rigenerazione di valore altrimenti perduto.
L’andamento della gestione per l’esercizio in corso, sulla base del business plan ’26, è attesa in utile, fermo restando che la misura di questo potrà essere condizionata, tra gli altri, dagli effetti determinati dall’evoluzione della pandemia attualmente in corso ed in particolare dal successo della campagna vaccinale in atto.